martedì 4 marzo 2025

Papa Francesco: il conforto della Preghiera⛪

 

Per rispetto al nostro Santo Padre, Papa Francesco ho preferito utilizzare un'immagine realizzata tramite AI

Sono commossa. Devo dirlo, non sono una persona particolarmente credente e tantomeno praticante anche se amo molto "andar per Chiese" come dico io, lo trovo tranquillizzante e consolatorio, oltre ad un arricchimento a livello artistico. Devo purtroppo ammettere che, per l'affetto e la simpatia sempre ispiratami da Papà Benedetto XVI non sono mai riuscita ad avere un affetto o un trasporto realmente sincero e compiuto nei confronti di Papa Bergoglio, lo so non è una bella cosa ma voglio essere sincera. 


Ho appena finito di leggere un articolo sul Messaggero dove, come ormai da più di quindici giorni, siamo abituati a sentire freddi bollettini medici che mettono tristezza e non solo per l' avvilimento del momento, poiché i bollettini sono tristi e basta chiunque riguardino. Finita tutta la tiritera lo pneumologo di turno ha però detto una cosa che, non ho nessun problema a dirlo, mi ha fatta quasi piangere: quello che secondo me rappresenta realmente la divinità e l'umanità di questa persona che è un uomo a tutti gli effetti, un uomo che ora sta male, molto, per quel che mi par di capire. Poche parole ha detto questo Dottore: "oggi Papa Francesco ha riposato e pregato". Due delle cose credo più semplici e ugualmente al contempo più complicate da mettere in atto in una situazione drammatica, ma anche no, spesso infatti riposare con la giusta leggerezza e pregare con la giusta intenzione sembrano cose facili ma non lo sono, per chiunque di noi.


Quanto profondamente invidio chi, anche non necessariamente il capo della nostra Chiesa, riesce a trovare DAVVERO il conforto nella preghiera e come questa frase abbia riassunto, almeno per me, una cosa importantissima: Papa Francesco nonostante la sofferenza, la stanchezza e la spossatezza ha pregato, ha portato a termine una sorta di lavoro, un compito, un dovere e quindi è in pace non solo con Dio ma con sé stesso e non dubito con l'umanità intera. Ci sono giorni, i cosiddetti "giorni sprecati" in cui non si riesce a portare a termine nulla o nulla che ci faccia sentire compiuti e credetemi per me a volte sono tanti e mi lasciano dentro quella terribile sensazione di inutilità. Bene, oggi Papa Francesco ha avuto una giornata parecchio impegnativa nonostante sia allettato, malato e sofferente: ha riposato (non sempre si riesce neppure a fare questo tanti sono i pensieri che affollano spesso e inutilmente la nostra testa) e soprattutto HA PREGATO. Che grande lavoro che ha fatto, ha pregato, pregato chissà per chi, per cosa o per quale moltitudine lo ha fatto, che grande lavoro perbacco, che grande lavoro. Ed io lo invidio un po' devo ammetterlo perché ci sono i giorni inutili in cui se sapessi pregare potrei andare a dormire appagata. È possibile imparare a pregare con convinzione e cuore? Lo so che molti di voi storceranno il naso a questo mio articolo ma non me ne importa nulla, vorrei solo che qualcuno di voi capisse cosa intendo: questa per il Papa è stata una giornata piena nonostante tutto, ha fatto quello che voleva fare e quello che gli "impone" (non trovo un altro termine) il suo "lavoro" (scusate ancora) ha pregato e credo pure intensamente. Lui stasera andrà a dormire sereno a differenza di molti di noi che abbiamo continuamente anima e corpo in tumulto e non raggiungiamo mai quella famosa soddisfazione di una giornata compiuta. 


Scusate ancora, avevo lì incastrata tra lo stomaco e il cuore questa cosa e l'ho voluta dire. Chissà se un giorno anch'io potrò sentirmi così soddisfatta, magari imparare a pregare con anima e cuore senza sprecare nemmeno un minuto di questa nostra preziosa vita.


E adesso due cosine su Papa Francesco.

Papa Francesco, nato Jorge Mario Bergoglio il 17 dicembre 1936 a Buenos Aires, è il 266º papa della Chiesa Cattolica e il primo di origine sudamericana. Eletto il 13 marzo 2013, ha scelto il nome Francesco in onore di San Francesco d’Assisi, simbolo di povertà e amore per i più deboli.

È noto per il suo stile semplice e vicino alla gente, la sua attenzione ai poveri, il dialogo interreligioso e le riforme all'interno della Chiesa. Ha affrontato temi come l’ambiente (con l’enciclica Laudato Si’), i migranti, la giustizia sociale e la trasparenza finanziaria in Vaticano.


Non è da me impelagarmi in discorsi politici ma soprattutto religiosi visto e considerato che qualsiasi cosa si dica a tal proposito nn è mai buona per tutti e soprattutto e' estremamente delicata, però questa volta mi sono sentita di farlo. Augurandomi che il Santo Padre possa recuperare la sua salute anche se gravemente compromessa, specie per una persona della sua età, saluto tutti voi che mi seguite. E mi auguro dunque di imparare a pregare anch'io, tentar non nuoce.


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Enrica Merlo
per
MI MANCANO I FONDAMENTALI 

Martedì 4 marzo 2025

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