mercoledì 16 aprile 2025
🎤UNA CHACCHIERATA LIETA E NON DA BRAVA CREATOR🎙️
martedì 15 aprile 2025
RACCONTI©️: IL MISTERO DELLA TOMBA DI TRIBUZIA parte III💍
Immagine creata da me con l'ausilio della tecnologia AI della Contessa Anita Frescobaldi Stellati di Pratombroso
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Nessuno, in realta' conosceva l'autentico nome di battesimo della Contessa Anita Frescobaldi Stellati di Pratombroso. Anche sulle sue carte, sui suoi spesso misteriosi documenti i nomi e i titoli si rincorrevano come figure di un affresco destinato a sfumare nel tempo. Ma quel che era chiaro a chiunque l’avesse incontrata almeno una volta nella vita, era che si trattava di una donna nata per lasciare un segno, in qualsiasi frangente Lei agisse, affari, rapporti sociali, titoli, azioni. E, come avrebbe voluto lei, anche la sua eventuale uscita di scena non sarebbe stata da meno.
Il tumore era stato diagnosticato l'autunno precedente, uno di quegli autunni tiepidi in cui la Toscana pare trattenere l’estate per sé, come un ultimo capriccio, un capriccio che alla Contessa pareva una sorta di inchino sontuoso alla sua volta. La notizia era arrivata con la gentilezza glaciale dei medici della costosissima clinica privata alla quale in ultimis Anita Frescobaldi Stellati di Pratombroso si era rivolta per avere la certezza di quella sentenza di cui lei era ben consapevole -mai nella vita infatti o comunque raramente aveva sbagliato una diagnosi, che riguardasse la sua salute o la salute del suo cospicuo patrimonio- e lei l’aveva accolta con un sorriso sottile, simile a quello che riservava agli ospiti piu' noiosi durante i suoi sfarzosi ricevimenti.
«Ho sempre preferito concludere io le conversazioni, qualsivoglia argomento trattassero», disse, fissando il viale di cipressi dal terrazzo della sua dimora. «Perché non dovrei scegliere anche il mio congedo, dunque? Sono ancora in grado di affascinare sia uomini che donne non voglio assistere al lento ma inesorabile disfacimento del mio corpo e' un pensiero che mi tedia profondamente" fu la lapidaria conclusione dell'incontro con i medici.
Fu proprio in quei giorni che convocò l’Archeologo, l'ambizioso e capace studioso di cui amici fidatissimi le avevano parlato.
La loro conversazione fu breve, eppure pesante come le lastre che la squadra dell'Archeologo avrebbero dovuto sollevare per accedere alla tanto agognata tomba di Tribuzia. La Contessa parlò con la calma di chi sa già di avere nelle sue mani chi o cosa desiderava. Grazie ai suoi contatti al ministero della Cultura la Contessa offrì all'incredulo Archeologo l'accesso completo alla cripta sepolta sotto alle maestose colonne dei Fori Imperiali, una parte del sito che per anni era stato protetto con ostinazione dai membri dell'Universita' per cui Lui lavorava. In cambio chiese "solo" una cosa: che fosse poi lei a essere sepolta nella tomba di Tribuzia, e che potesse indossare l’anello con il cameo che raffigurava Tremellius, il figlio prematuramente scomparso di Tribuzia. L'Archeologo infatti non aveva risparmiato i particolari a quella Donna alla quale era impossibile porre un diniego; si', avrebbe permesso a quell'uomo ambizioso o -credeva di leggere dietro a quegli occhi all'apparenza duri e disincantati, piuttosto ossessionati non tanto dal ritrovamento archeologico in se' quanto piuttosto da Tribuzia stessa per la quale sembrava provare una sorta di ansioso e tormentato senso di protezione- di essere colui il quale avrebbe fatto la scoperta del secolo se non del millennio, o almeno cosi' gli avrebbe fatto credere. Una cosa inspiegabile per la scaltra Contessa l'ossessione dell'Archeologo e si chiedeva se mai avrebbe scoperto cosa si celava dietro a tanta cùpida solerzia. Ma forse non l'avrebbe mai svelato e del resto non era cio' che piu' le premeva, ormai.
Sorseggiando un prezioso liquore sulla sontuosa terrazza in compagnia del trepidante Archeologo, dopo un lungo silenzio carico di pensieri che come veli sembravano sfiorargli il viso "Non è solo un gioiello», disse con voce quasi impercettibile, «è la chiusura di un cerchio. Io sono l’ultima erede della mia millenaria famiglia. Dopo di me, nessuno saprà nemmeno più pronunciare il nome Pratombroso. Io devo avere quell'anello. Quell'oggetto e' carico di una tale energia che potrebbe farmi vivere in eterno se solo lo desiderassi». Li' per li' l'Archeologo fu percorso letteralmente da una sorta di tetro presentimento ma infine il suo pragmatismo ebbe la meglio e vide le inquietanti parole della Contessa come il vaneggiamento di una donna troppo ambiziosa, abituata ad ottenere ogni cosa e ahimè malata e celatamente disperata.
Il piano della Contessa Anita Frescobaldi Stellati di Pratombroso era tanto assurdo quanto perfetto, quasi agghiacciante. L’Archeologo ebbe una sorta di esitazione dopo la spiegazione della Donna ma non negò la richiesta ricevuta, comprese che quel gesto non profanava, bensì celebrava il passato; il passato di Tribuzia ed il futuro della Contessa. Lei aveva previsto tutto. Ogni dettaglio invece, ogni dettaglio pero' di cui l'Archeologo non era a conoscenza.
Arrivo' "Il grande giorno". Per celare il fatto che la sua sepoltura sarebbe avvenuta proprio il giorno esatto dell'apertura della tomba di Tribuzia (ah!! Se solo l'Archeologo avesse saputo che la Contessa aveva ben altri piani per lui) furono allestiti in gran segreto abiti rituali, cuciti da un’antica sartoria di Firenze sulla base di iconografie romane autentiche. Per mascherare la sua morte avrebbe comunicato all'inconsapevole Archeologo che il giorno prima dell'apertura ufficiale della tomba e la mattina stessa avrebbe alloggiato presso una lussuosissima spa per prepararsi "al grande evento", mai l'Archeologo, che in cuor suo era sollevato dal fatto di potersi liberare almeno un giorno dalla presenza elegante ma altrettanto opprimente della Contessa, avrebbe immaginato un simile colpo di scena e soprattutto da quello che poi ne sarebbe conseguito: non era infatti quella la procedura che la Contessa aveva pattuito con il Ministero...e con Lui.
Tuniche avorio, fibule d’argento, e persino un velo ricamato a mano che richiamava i fasti delle Matronae dell’età imperiale. La Contessa, ancora viva, supervisionò ogni dettaglio con una lucidità inquietante. Parlava della propria sepoltura come di un’opera teatrale in tre atti.
Il primo atto fu l’ingresso nella tomba, una calda sera d’estate, sotto la luce fioca delle lanterne.
Il secondo fu la sua veglia solenne, accompagnata da un quartetto d’archi che eseguiva una selezione di lamenti barocchi, nulla di romano, in fondo era pur sempre Anita.
Il terzo atto fu il più commovente: la Contessa, ormai quasi del tutto spegnendosi, fu condotta nella camera sepolcrale in una lettiga di legno scuro. Le fu messo l’anello al dito, con mani tremanti e deferenti da parte degli uomini suoi piu' fidati. Nessuno pianse. Lei stessa, appena prima di chiudere gli occhi, bisbigliò: «Non è la fine… è solo il mio ingresso nella storia.»
Quando il coperchio in pietra fu chiuso sopra di lei, l’Archeologo dormiva un sonno inquieto che l'avrebbe portato verso un mattino, cosi' lui credeva, di gloria e riconoscimenti ma che invece era solo l'inizio di un'assurdo atto non previsto dalla magnificente opera teatrale della Contessa Anita Frescobaldi Stellati di Pratombroso, morta ma piu' viva che mai a tirare le fila di vite presenti e passate. Non c’erano più voci, né vento. Solo l’eco distante di un’anima che aveva voluto farsi leggenda.
FINE (per ora...)
sabato 12 aprile 2025
🫂BELLE STORIE🫂
martedì 8 aprile 2025
RACCONTI©: IL MISTERO DELLA TOMBA DI TRIBUZIA parte II 💍
lunedì 7 aprile 2025
MI MANCANO I FONDAMENTALI: 📚BOOKSHOP FONDAMENTALE📚
Enrica Merlo
mercoledì 2 aprile 2025
IL MISTERIOSO CASO DEL WOK 🍳 O DEL WOKE 😈? 😆😆😆
lunedì 31 marzo 2025
RACCONTI©️: LA REPUBBLICA DEI GATTI cap. 1 "Il gran Consiglio"
CANNELLA la capa indiscussa de LA REPUBBLICA DEI GATTI. Tricolore o calico, tredici anni, gran carattere femmina alfa. Pubblicherò due foto ad ogni capitolo per non interrompere troppo la narrazione. Foto mia.
sabato 29 marzo 2025
🍫CHOCOLAT di Joanne Harris
giovedì 27 marzo 2025
ELFI IN RITARDO SULLA TABELLA DI MARCIA 🧝♀️ Enrica Merlo Lyre_Harp
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Come si può forse notare questa sono io in un video che però risale al Natale del 2022, credo. Suono uno dei miei strumenti, piuttosto particolare, ovvero la Cetra Medievale. Dovete sapere che le mie composizioni sono solo ed esclusivamente improvvisando senza seguire quindi nessuno spartito o brano imparato a memoria. A mio ricordo gli unici brani riprodotti sono stati la Brian Boru's March e una canzone tipica Ucraina. Il titolo che ho voluto dare a questa piccola composizione è appunto "ELFI IN RITARDO SULLA TABELLA DI MARCIA" perché direi che è tutto fuorché Natale e questi video li avevo preparati per il periodo natalizio.
Potete trovare questo video anche su FACEBOOK ⬅️ (clicca)
e sul mio canale YouTube Enrica Merlo Lyre Harp ECCOLO ⬅️ (clicca)
Ed ora il video caricato qui ad imperitura memoria su MI MANCANO I FONDAMENTALI buona visione ed ascolto. (Video scaricato da YouTube)
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Enrica Merlo
per
MI MANCANO I FONDAMENTALI
Giovedì 27 marzo 2025
martedì 25 marzo 2025
CHI AMA LA GUERRA NON L'HA MAI VISTA IN FACCIA (Erasmo da Rotterdam) 💥
domenica 23 marzo 2025
Un grande traguardo🚩: 700.000 letture per MI MANCANO I FONDAMENTALI 💙
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