Foto mia
Articolo precdente --->
Non ho letto molto della letteratura nipponica nella mia vita, devo essere sincera. Ma ho visto molti film della Ghibli Studios e posso immaginare come possa essere un libro scritto da una scrittrice giapponese. Libro scritto nel 1994 e leggermente rimaneggiato nel 2017; sappiamo che i rimaneggiamenti sia nella vita non parliamo poi sugli scritti, spesso snaturano quella che è l'essenza della narrazione, in questo caso è invece quella che si suol dire, la ciliegina sulla torta.
Mai è una di quelle ragazzine estremamente introverse e per di più sofferente di asma. Ha una nonna inglese che però sposata in Giappone vive in mezzo ai boschi sulle montagne. Mai interrompe gli studi e viene spedita dalla nonna per capire se questo periodo sabbatico potrà giovarle sia fisicamente che psicologicamente. Inizialmente, ed ero molto curiosa di andare avanti per vedere se i miei "sospetti" erano fondati, mi pareva molto di vederci l'inizio de film "Quando c'era Marnie" appunto della Ghibli, un film che ho adorato e che vi consiglio, potete trovarlo facilmente su Netflix. Effettivamente l'intro è quello però poi la storia cambia completamente. Molto onirico e delicato nella narrazione, racconta del rapporto molto stretto tra La Strega del'Ovest (appunto la nonna di Mai) e questa ragazzina un pò particolare. Perchè strega? Beh direi che forse è meglio che lo leggiate voi stessi no? poteva essere stato ispirazione per il film della Ghibli ok ma ho amato alcuni passaggi poichè, molto legata a mia nonna mi ha ricordato dei momenti di vita vissuti con lei da bambina. Onnipresente la natura in tutte le sue declinazioni come vuole la religione animistica giapponese che ha un rispetto estremo anche per il più piccolo filo d'erba del creato, il libro si dipana tra azioni quotidiane molto semplici (il bucato, la raccolta dei frutti dell'orto, la cura del pollaio) ed un rapporto quasi magico con alcuni luoghi intorno alla casa. I turbamenti di questa fanciulla ipersensibile fanno da contrappunto al carattere straordinario nel modo di essere e nelle azioni della nonna non combattuta ma perfettamente integrata nel suo ruolo di "giapponese d'asporto". Inglese fin nel midollo la nonna ha però fatto suo per amore il complesso universo delle tradizioni del Giappone senza però dimenticare mai il suo english style in alcuni piccoli particolari deliziosi. Non voglio svelarvi troppo però.
Tra dubbi adolescenziali, momenti di piccole tensioni, descrizioni naturalistiche mozzafiato e misteri familiari la narrazione scorre come un ruscelletto limpido. Strega? Perchè? Noi donne per natura abbiamo, chi più, chi meno, chi malamente, chi in modo dolcemente positivo, questa connotazione. La nonna, Mai e altre donne della famiglia hanno delle caratteristiche particolari che poi non sono altro, a mio avviso, che un'estrema empatia, sensibilità, intuito, il tutto acuito dall'ambiente circostante che le fa essere un pochino streghe, ma non voglio andare oltre.
L'aggiunta di tre racconti nel 2017 poi è un aggiustamento delicato e grato poiché la narrazione passa per la prima volta dalla piccola Mai direttamente alla nonna. Una cosa geniale. Mentre prima sapevamo della nonna attraverso il racconto di Mai ora invece è lei, brevemente a raccontare il suo sentire e non dico che riveli qualcos'altro ma ci da la bellissima sensazione di stare parlando direttamente con La Strega dell'Ovest. Ed è bellissimo, specie per chi, come me, ha vissuto un rapporto straordinario con la propria nonna. Inutile dire che ve lo consiglio, questo lungo racconto mi ha messo una serenità infinita in corpo.
Un'estate con la Strega dell'Ovest
di
KAHO NASHIKI
Universale Economica Feltrinelli
Prima edizione aprile 2020
Enrica Merlo
per
MI MANCANO I FONDAMENTALI
(e la pagina facebook de QUELLA DONNA E' UNA LIBRAIA MANCATA)
23/04/2023
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