9 OTTOBRE 1963 ORE 22,39 - DIGA DEL VAJONT
La forza devastante dell'acqua ma soprattutto, purtroppo, la forza ancor più devastante dell'essere umano che per vil danaro non si ferma davanti a nulla. Piango e prego da mezzanotte di oggi a mezzanotte di domani per le tremila persone tra morti e dispersi, sacrificate. Quasi cinquecento bambini.
La montagna, come la natura tutta, va ascoltata. Una tragedia immane ma evitabile se solo chi "aveva studiato" avesse ascoltato che da sempre "aveva vissuto" in stretta connessione con quei luoghi. Perchè VIVERE un luogo è ESSERE quel luogo. Una popolazione forse troppo ripiegata su se stessa e timorosa per farsi ascoltare da quei sapientoni. Che Dio abbia al suo fianco tutte quelle anime.
Perchè la tragedia del Vajont mi sta inspiegabilmente conficcata nell'anima e nel cuore.
ENRICA MERLO
per
MI MANCANO I FONDAMENTALI
08/10/2022
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