Articolo precedente: http://www.mimancanoifondamentali.com/2021/10/halloween-non-una-festa-statunitense.html
Nonostante un'eleganza un pò retrò o vintage che dir si voglia questa non è un'immagine nè modaiola nè grunge-sciccòsa. Questo scatto di Dorothea Lange del 1934 fissa nella storia parte delle gambe e dei piedi di una gentil donzella probabilmente di ceto medio nel pieno della Grande Depressione in America mostrando una sana voglia di vivere nonostante un'evidente povertà.
Le calze da donna altrimenti dette "collant" erano un capo estremamente prezioso specie in tempo di crisi o di guerra; in questi momenti particolarmente duri le donne si ingegnarono spesso con abili, e direi anche teneri, trucchetti per ovviare al disagio di non averle o di averle rotte: o le rammendavano, nel caso in cui questo fosse ancora possibile, si disegnavano con una matita morbida per occhi la riga posteriore dei collant direttamente sulla pelle nuda oppure, espediente assolutamente geniale, si sfregavano le gambe con delle bustine da tè usate di modo da far assumere alla pelle il colore tipicamente ambrato delle calze da donna di seta dei tempi. Un aneddoto, una storia che può sembrare divertente ma che non lo è affatto: abbiamo la tendenza a pensare che quello che è stato, specie nella cattiva sorte non debba mai succedere di nuovo invece, se non si tengono gli occhi bene aperti, il passato ritorna, anche nelle sue sfumatore più cupe, eccome e, aggiungerei, dovremmo aver cominciato ad accorgercene.
Link utili:
DOROTHEA LANGE ---> https://it.m.wikipedia.org/wiki/Dorothea_Lange
GRANDE DEPRESSIONE ---> https://it.m.wikipedia.org/wiki/Grande_depressione
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.