domenica 27 settembre 2020
Ma lo sapevate che (anche) HIM di Maurizio CATTELAN... (leggete l'articolo)
venerdì 25 settembre 2020
Oggi vi parlo della ZUCCA del COCCO e del CARDAMOMO e di cosa ha fatto GLI AROMI DI CLEOPATRA con loro!!
Articolo precedente: http://www.mimancanoifondamentali.com/2020/09/la-maledizione-del-film-il.html
OGGI VI PARLO DI...
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il betacarotene contenuto nella ZUCCA è un potente anti-ossidante, che contrasta l'azione dei radicali liberi, i principali responsabili dell'invecchiamento dell'epidermide. Hai capito la zucca? 😃
IL CARDAMOMO invece gode di proprietà antisettiche ed è efficace soprattutto in caso di acne e di infiammazioni cutanee. Ha un profumo caldo e balsamico con note dolci, speziate e legnose. È in grado di alleviare il prurito dovuto alle punture di insetti.
Il COCCO e suoi derivati distende la pelle del viso, dona una carnagione fresca e salutare, rigenera pelle e capelli e può venire utilizzato come bagnoschiuma o come base per olio per massaggi.
Un consiglio extra per gli uomini: l'olio di COCCO è ottimo anche come dopobarba. Rinfresca, lenisce la pelle irritata e la rende morbida e elastica.
L'OLIO DI NOCI è ideale per la cura della pelle soprattutto per le pelli impure e grasse, viene assorbito molto rapidamente ed é adatto ad uso cosmetico. Quest'olio si ottiene dalla macerazione del mallo di noce ed è ricco di vitamina C.
Perché vi racconto queste cose? Ancora un po' di pazienza e lo scoprirete!!
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A questo proposito vi mostro cosa ho creato per GLI AROMI DI CLEOPATRA con questi fantastici ingredienti.
-SAPONE COCCO, ZUCCA, CARDAMOMO (nudo): https://www.facebook.com/104452514255019/posts/307100557323546/
sabato 19 settembre 2020
La maledizione del film IL CONQUISTATORE e l'uso "sportivo" della radioattività negli anni '50.
Articolo precedente: http://www.mimancanoifondamentali.com/2020/09/oggi-vi-parlo-dellequiseto-ma-anche-del.html
Ci sono molte cose che non sappiamo (vedi ai nostri giorni il covid del quale non si è ancora capito nulla) però c'è da dire che prima o poi i nodi vengono al pettine sempre che uno abbia ancora i capelli. Parliamo dunque dell'uso, come ho citato nel titolo, piuttosto sportivo o incosciente che dir si voglia, della radioattività negli Stati Uniti tra gli anni '50 e l'inizio degli anni '70. Parliamo di orologi fluorescenti (che a dire il vero erano una specialità anche e soprattutto sovietica), ai giochini fluo per bambini fino ad almeno due casi eclatanti che vado a raccontarvi. Dovete sapere che io odio cordialmente tutto ciò che è radioattivo è un fatto PROPRIO personale quindi quando trovo qualcosa che possa informarvi su questa forma di energia devastante ve lo dico, siatene certi.
Il primo episodio che vado a dirvi viene narrato nel libro di Bill Bryson, noto umorista statunitense, "Vestivamo da Superman" che ci racconta che proprio nella sua città Des Moines (Iowa) c'era un locale, sempre negli anni '50, molto in voga tra i giovani e frequentatissimo anche da persone che lo ragiungevano da altri stati limitrofi. Dovete sapere che questo locale era dotato di toilette "autopulenti" che si disinfettavano cioè da sole, per così dire, dopo ogni uso. Questo avveniva attraverso il calore (acqua calda presumibilmente) e chi costruì questa meraviglia non ebbe dificoltà ad ammettere che il riscaldamento delle toilette avveniva attraverso materiale radioattivo; in pratica ogni scarica di sciacquone, un cancro olè. Non oso immaginare quante persone possano essere state contaminate da questi, perdonatemi, cessi del cavolo. Anche le toilette di McDonald sono autopulenti... la prossima volta che ci vado la pipì me la tengo, vuoi mai.
Il secondo caso che vi vado a narrare non senza un briciolo di orrore è quello che riguarda l'immagine che apre l'articolo e cioè del film "Il Conquistatore". Nel giugno del 1956 l'eserito statunitense si dilettò a fare qualche esperimento nucleare in quel del deserto del Nevada sparacchiando dei "proiettili nucleari" attraverso appositi cannoni che potevano supportare questo tipo di armamento. Il risultato fu deludente, a quanto pare e dunque, si smise l'esperimento; pare però che ne abbiano sparacchiati diversi di questi fantomatici proiettili impestando questo che è uno dei luoghi più suggestivi del mondo. Ma che volete... erano ragazzi!!
Ma non è finita qui, anzi sta solo per cominciare la storia. Un anno dopo una troupe della RKO STUDIOS scelse un sito sottovento al luogo dove erano avvenuti gli esperimenti nucleari un anno prima e che si trovava a soli 220 km, il luogo si chiamava St. George e stava nello Utah. L'esercito ovviamente dichiarò ai dirigenti della RKO che assolutissimissimamente il sito non presentava alcun tipo di pericolo tanto che il produttore del film "Il Conquistatore" (storia di Gengis Khan più o meno) Howard Hughes comprò pure dal sito la bellezza di 60 tonnellate di sabbia da portare direttamente a Hollywood per realizzare in modo più realistico le scene da girare negli interni. Una mossa geniale. Quell'altro geniaccio di John Wayne che era il protagonista del film si fidò a tal punto di quel che raccontò lo stato maggiore statunitense che si portò dietro in questo luogo così salubre pure i figlioli allora adolescenti Patrick e Michael (Dio mio). E adesso attacchiamo con il bollettino dei morti:
Il primo a schiattare fu il regista Dick Powell nel 1963, gli avevano diagnosticato un tumore alla pelle nel 1962. Fuori uno.
Poi fu la volta di Pedro Armendariz noto attore soprattutto in Messico che nel 1963 pur di onorare un ricco contratto per un film di James Bond lavorò fino alla fine sopportando dolori tremendi. Finito il film fu ricoverato ma si sparò. Aveva 51 anni e famiglia.
Poi fu la volta della fascinosissima e arcinota Susan Hayward pluripremiata attrice statunitense la quale contrasse il cancro ai polmoni nel 72, si curò per benino ma nel 73 aveva metastasi al cervello. Soffrì fino al 1975. Amen.
Poi fu la volta di Agnes Moorehead (la ricordate la magnifica Endora - mamma di Samantha - nella serie televisiva "Vita da Strega"? ecco proprio lei) lei non mi ricordo dove ce l'avesse il cancro ma morì nel 1974.
Che dire di John Wayne? Gli fu diagnosticato il cancro nel 1964 ai polmoni, sembrava fosse guarito ma poi se lo ritrovò allo stomaco e come si sa non sempre ci è concessa la terza possibilità.
Ma ci fu di peggio. Insieme al papà fu diagnosticato il cancro anche ai due giovanissimi figli di John Wayne che dopo innumerevoli operazioni forse furono gli unici a riuscire a salvarsi. per farla breve per giustificarsi qualcuno disse che Wayne e la Moorehead erano forti bevitori e fumatori ed avevano grandi possibilità di contrarre il cancro, e va bene. Ma non è finita qui, purtroppo: il cast minore e la troupe erano formati da 220 persone delle quali chi più chi meno contrasse entro gli anni '70 il cancro, il numero consta di più di cento persone complessive (senza contare quelli che magari se ne rimasero zitti e morirono senza infamia nè gloria). Il numero di malati di cancro della troupe de "Il Conquistatore" fu talmente abnorme che non venne ritenuto una combinazione o uno scherzo del fato: il Dottor Robert Pendleton prof. di Biologia all'Università statale dello Utah affermò con certezza che il numero dei morti e malati nel cast di questo film fu tale da poter parlare addirittura di "epidemia", una bella epidemia di cancro e secondo il suo giudizio c'erano gli estremi per chiedere un potente risarcimento al governo federale; speriamo che i nostri coviddomani non prendano spunto perchè noi, ohibò, abbiam avuto anche la pandemia eh, non facciamo scherzi. Comunque sempre Pendleton affermò che in un gruppo eterogeneo come quello del cast in questione potevano ammalarsi di cancro al massimo 30 persone a dire tanto e non quasi cento. C'erano dunque tutti i presupposti per portare il caso in tribunale ma come sempre il tutto fu insabbiato con scuse e percentuali discutibili da parte dei militari.
Ma c'è anche la drammatica storia del produttore del film Howard Hughes visse la catena di morti dopo la realizzazione di questo film in modo più che drammatico: comprò tutte le copie esistenti del film spendendo 12 milioni di dollari per far sparire dalla circolazione ogni traccia dello stesso. La cosa inquietante è che però continuò a guardarlo ossessivamente sul suo canale televisivo privato fino ad impazzirne, fino al 1976, quando in uno dei suoi innumerevoli spostamenti in aereo da un albergo all'altro, ormai osessionato e ridotto ad una condizione di malnutrizione e pieno di piaghe da decubito, probabilmente perchè non si curava più di se stesso nonostante fosse uno degli uomini più ricchi al mondo, morì. Dopo la sua dipartita i diritti del film furono acquistati dalla Universal Pictures che di quando in quando ancora lo trasmette. Io di sicuro non ci proverò nemmeno a guardarlo questo è certo. E che tutti riescano in qualche modo ad aver ritrovato la pace.
NUCLEARE, RADIOATTIVITA'... energia sicura? Energia pulita? Posso dirvi più di due paroline su questo. Grazie per l'attenzione.
mercoledì 16 settembre 2020
OGGI VI PARLO DELL'EQUISETO... ma anche del GINEPRO, del RIBES NERO e dinuovo dell'ORTICA
Articolo precedente: http://www.mimancanoifondamentali.com/2020/09/consigli-di-lettura-il-gatto-e-il.html
OGGI VI PARLO DI...
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Buongiorno!! Oggi vi parlo di un po' di erbe... Dell'ortica vi ho detto da poco. Che ne dite del GINEPRO? Il ginepro ha un'azione depurativa e astringente e si utilizza anche per problemi di acne, pelle grassa e impura. Che ne dite dell'EQUISETO? Questa pianta è una delle piante più antiche del mondo. L'equiseto è astringente ed emostatico e rivitalizza le cellule. Grazie all'alto contenuto di acido silicico, stimola il metabolismo della pelle e del tessuto connettivo. L'equiseto può anche essere un rimedio contro la scarsa guarigione delle ferite. Trasformato in prodotto cosmetico, aiuta, grazie al suo alto contenuto di minerali, ad idratare la pelle. Si consigliano prodotti contenenti equiseto a chi ha una pelle da normale a secca, sensibile e infiammata, così come a chi soffre di dermatite o eczema.
Che ne dite del RIBES NERO? I frutti del RIBES Nero sono ricchi di vitamina C, vitamina A e Ferro, altri minerali come Manganese, Magnesio e Potassio; contengono inoltre Flavonoidi sostanze attive contro le infiammazioni e antociani, che proteggono i vasi sanguigni, è ricco di acidi grassi omega 3 e 6. Ha proprietà antinfiammatorie e anti età e viene usato per il trattamento di allergie cutanee, arrossamenti, dermatiti e desquamazioni.
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Bene, con tutto questo popò di ingredienti avevo già realizzato un sapone che avevo definito per abbreviarne il titolo all' EQUISETO. Presto ne vedrete e proverete un altro... Con fresca, dolce, pura acqua di sorgente di montagna.
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lunedì 14 settembre 2020
Consigli di lettura: IL GATTO E IL BRONTOLONE di Cleveland Amory
Articolo precedente: http://www.mimancanoifondamentali.com/2020/09/il-timo-una-ghiandola-ma-anche-una.html
Allora ve lo devo dire: quando l'ho preso in mano questo libro volevo lasciar perdere e non leggerlo ma il perchè di questo ve lo spiego dopo. Trovato parecchi anni fa su un banchetto di libri sotto ai portici di Piazza Statuto a Torino, è rimasto lì per un bel pò prima che mi decidessi a leggerlo, nella sezione "Gatti" della mia libreria. Dovete sapere che io centellino con grande cura la lettura dei libri della sezione "Gatti" un pò perchè ne ho cinque veri in casa e di libri sui gatti potrei scriverne io uno alla settimana, un pò perchè si parla tanto di mici ovunque ma libri sui gatti non se ne trovano poi a palate o se si trovano a volte, facendo leva sulla passione dei gattofili costano un botto.
Adesso vi dico in breve chi è Cleveland Amory, giusto per non stufarvi ma farvi capire. Nato nel 1917, purtroppo passato a miglior vita nel 1998 è stato uno scrittore, autore statunitense molto apprezzato ma anche sceneggiatore, critico televisivo, reporter, commentatore ma soprattutto un grande attivista per i diritti degli animali. Di proprietà esclusiva del suo gattone bianco POLAR BEAR ha scritto un sacco di libri ma io vi cito solo questi tre che sono quelli che parlano del suo micione: ILGATTO E IL BRONTOLONE (questo) e IL GATTO CHE VENNE PER NATALE (che mi premurerò di trovare al più presto perchè se è forte anche solo la metà di questo ne vale davvero la pena) ed infine THE BEST CAT EVER (non inserisco la traduzione italiana non perchè non sappia farlo ma semplicemente perchè magari in italiano conoscendo i soggetti chissà come l'hanno tradotto) scritto dopo la dipartita di POLAR BEAR. Cleveland fu fondatore nel 1967 della THE FUND FOR ANIMALS (clicca per andare al sito) e se leggete il libro ne parla diffusamente - senza stancare però non vi preoccupate - insomma quest'uomo con questo nome da telenovelas ha fatto un sacco di cose per gli animali senza che qui in Europa ne sapessimo assolutamente nulla (e questo la dice lunga su come le notizie vengano filtrate ad hoc eh?).
A dire il vero non l'ho ancora finito mi mancano per l'esattezza... 11 pagine esclusi i ringraziamenti ma sono sicura che queste ultime non mi deluderanno affatto.
Bon ora vi racconto del perchè quando ho preso in mano questo libro un paio di settimane fa non volevo leggerlo (e avrei fatto un errore imperdonabile). Quando lo presi sulla bancarella non ci pensai due secondi ad acquistarlo perchè era un libro che parlava di un gatto... quando l'ho preso per leggerlo... beh... poichè posseggo (tranne che per l'abbigliamento a quanto pare anche se non capisco cosa la gente abbia contro le mie discutibili salopette e i miei tuniconi da guru mah) un forte senso critico riguardo all'estetica in ogni campo, ho odiato la copertina di questo libro: un verde inguardabile, una coccardona rosa e mi perdoni il signor Amory se mai leggerà da lassù questo articolo, che stona magnificamente con questo suo nome già di per sé un pò vezzoso, questo disegno (mi perdoni la disegnatrice ma io un pò me ne intendo di arte e disegno) quasi inguardabile, mi son detta, sarà una roba tipo Armony. Che Dio e Polar Bear e Cleveland Amory e la disegnatrice, di cui non ricordo il nome ma all'interno c'è, mi perdonino invece proprio no. Per fortuna per una volta non ho dato retta alla prima impressione, in questo caso non giudicare il monaco dalla tunica. Altroché buddismo per principianti, in questo libro, come si suol dire, c'è tanta "robba" e non solo riguardo ai gatti.
Dunque ora vi do qualche dritta tecnica sul libro casomai voleste fare una ricerca per trovarlo.
Titolo: IL GATTO E IL BRONTOLONE
Autore: CLEVELAND AMORY
Casa Editrice: SPERLING & KUPFER Editori
Anno di pubblicazione in Italia: 1992
Buona lettura e miao a tutti!!
giovedì 3 settembre 2020
🌿IL TIMO, UNA GHIANDOLA MA ANCHE UNA PIANTA DALLE MILLE E UNA QUALITÀ 🌿
Articolo precedente: http://www.mimancanoifondamentali.com/2020/08/wakanda-forever-black-panther-rip.html
Il timo scientificamente definito THYMUS VULGARIS o THYMUS SERPILLUM, è un ottimo disinfettante della pelle e financo stimola la circolazione sanguigna. Se applicato sul viso in forma detergente svolge un'energica azione defatigante. Ha inoltre un'importante azione antifungina, aiuta ad evitare la comparsa di infezioni in presenza di ferite, è antibatterico (forse già l'ho detto 🤗) ha mediamente un buon potere antiacneico e per quanto riguarda il cuoio capelluto ed i capelli è un toccasana contro i capelli grassi grazie alla sua azione seboregolatrice, tutto questo grazie al TIMOLO sostanza presente nel Timo.
Contiene inoltre sali minerali quali, FERRO, ZINCO, CALCIO, FOSFORO, MAGNESIO, POTASSIO e vitamine: A, B, C e K. Le sue proprietà sono molto simili a quelle dell'ortica ma è sicuramente una pianta più facile da "manovrare" 😂 ed ha un profumo molto gradevole mentre l'ortica, come sappiamo, ammesso che si abbia il coraggio di odorarla molto da vicino, ha il caratteristico odore dell'erba selvatica.
A questo proposito vi mostro cosa ho prodotto per GLI AROMI DI CLEOPATRA:
SAPONE AL TIMO (nudo) : https://www.facebook.com/104452514255019/posts/294243768609225/
SAPONE AL TIMO CONFEZIONATO (vestito ☺): https://www.facebook.com/104452514255019/posts/319089002791368/