"La Punta Quinseina" foto mia
Articolo precedente: http://www.mimancanoifondamentali.com/2020/06/ricordando-sandro-cattin-ultimo-mastro.html
Vi parlo oggi di una montagna bellissima nell'altrettanto bellissima cornice delle Alpi Piemontesi. Trattasi della PUNTA QUINSEINA (o anche Quinzeina) un possente monte di 2344 metri s.l.m. nel settore delle Alpi Occidentali (Alpi Graie) facente parte del Parco del Gran Paradiso che con il Monte Giavino forma il supergruppo de "La Rosa dei Banchi". E' situato tra i comuni di Frassinetto e Castelnuovo Nigra (provincia di Torino) mentre il suo versante sud-est è parzialmente incluso nei comuni di Colleretto Castelnuovo e Borgiallo. La Quinseina è collocata tra la Val Soana e la Val Sacra entrambe attraversate dal fiume Orco.
A circa 500 metri dalla vetta si trova una cima secondaria chiamata Punta di Santa Elisabetta (2231 m) dal nome dell'omonimo santuario che sorge ai suoi piedi.
Sulla cima propriamente detta della Quinseina e su quella di Santa Elisabetta sono state erette due grandi croci metalliche le quali sono visibili nelle giornate più chiare anche dal versante dove si trova Alpette.
La Quinseina è l'ultima cima di una certa rilevanza nel punto che separa verso est la Val Soana da tre brevi valli che digradano verso la pianura ovvero, la Val Chiusella, la Val Savenca e la Val Sacra. A nord-est la Quinseina è separata dall'adiacente "Punta di Verzel" dalla depressione detta "Pian dei Francesi" che si trova a 2168 m. s.l.m. e che dà alla Quinseina la caratteristica forma a due punte (se vista di fronte) che la fa assomigliare tanto ad un vulcano (vedi foto qui sopra).
La Rosa dei Banchi - foto mia
Alcune curiosità: come abbiamo appena detto, se vista dal basso canavese la Quinseina ha la forma di un vulcano ma se la si guarda da altre angolazioni (arrivando da Ivrea per esempio) appare magicamente la forma di una fanciulla dai capelli lunghi che riposa con il viso rivolto al cielo. Proprio per questo motivo dunque, la Quinseina viene anche denominata "la Bella Addormentata" o anche "La Bella Dormiente".
A proposito di belle fanciulle dormienti, leggendo la storia della descrizione della Quinseina mi è tornata alla mente una leggenda di origine polinesiana dove si narra della Dea benevola Te Fiti creatrice di isole ricche di alberi da frutto che volendosi riposare dalle sue fatiche divine decise di sdraiarsi sul fondo del mare formando essa stessa una bellissima isola dalla forma di donna dormiente.
Che dunque si sia in Polinesia o nel Canavese la natura, questo è certo, ci riserva sempre delle grandi meraviglie, non lo pensate anche voi?
La Dea Te Fiti - immagine dal web
Nelle giornate particolarmente terse e ventose non è raro ammirare gruppi numerosissimi di sportivi che praticano parapendio lanciandosi dalla punta della Quinseina.
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