SANDRO CATTIN al lavoro - immagine dal web
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Alpette 12 giugno 2020.
Abbiamo stamane appreso con costernazione della scomparsa nella notte di SANDRO CATTIN, uno degli ultimi Mastri ramai in Piemonte (se non in tutta Italia). Seriamente malato da tempo aspettavamo tuttavia, proprio per domani, il suo ritorno a casa.
Sandro Cattin nasce a Caravino, comune noto per essere sede del celebre Castello di Masino, il 21 dicembre del 1956. Sandro si traserisce parecchio tempo addietro ad Alpette, comune facente parte del Parco del Gran Paradiso dove peraltro da decenni è attivo l'Ecomuseo del Rame, Lavoro e Resistenza adiacente il quale era attivo proprio il suo laboratorio. Di carattere schivo ma schietto, Sandro adorava il suo lavoro e negli anni scorsi, in concerto con il Comune di Alpette aveva organizzato, dal 2012 se non erro, dei corsi per la Scuola Primaria locale dove insegnava ai bambini i principali rudimenti della lavorazione del rame. L'attività didattica è proseguita per molti anni (nell'estate del 2014 vi ha preso parte anche mia figlia). Inoltre Sandro Cattin era attivo promotore della "Festa dei Magnin" che si tiene solitamente nel mese di luglio ad Alpette.
I Ramai vengono detti anche "Magnin"; Ma chi è il MAGNIN e da dove ci giunge questo termine? Designa l'antichissimo mestiere del lavoratore del rame in lingua piemontese e dal vocabolario Dal Pozzo è definito proprio colui che si dedica unicamente alla lavorazione del rame. A seguito una foto con interessanti informazioni.
Generalmente il Magnin era anche stagnino, calderaio e riuniva dunque tre ruoli in uno stesso mestiere. Il lavoro del Magnin consisteva nel battere, sagomare, martellare il rame fino a giungere al prodotto finito ma anche nel riparare le pentole rotte (sempre e rigorosamente di rame) con lo stagno. Quando il Magnin era anche stagnino in genere errava per le borgate ed offriva il suo servizio di riparatore di stoviglie attività basilare per tutte le famiglie di un tempo. Ad ogni buon conto i Magnin odierni sono pochissimi e non eseguono più lavori itineranti.
Sandro Cattin al lavoro nel suo laboratorio - immagine dal web
Alpette era chiamata anticamente "La terra dei Mastri ramai" per la presenza di ben cinque miniere di rame sul suo territorio. Venuti da una durissima scuola di vita che metteva avanti non la teoria quanto piuttosto la pratica ed il duro lavoro sul campo (anche oggi) i Magnin eseguivano dunque il loro prezioso lavoro nei pressi della piana di Castellamonte/Cuorgnè portando sulle loro spalle un capiente "cabass" (gerla) che conteneva tutti gli attrezzi per poter mettere in piedi, ovunque fossero, un piccolo laboratorio di ramaio. Un lavoro durissimo, in tempi antichi assolutamente vitale per le comunità del canavese ed oggi a maggior ragione ancor più prezioso non solo del rame ma anche dell'oro poichè praticamente scomparso. Oggi Alpette piange l'uomo, ma forse anche l'ultimo rappresentante di un mestiere ultracentenario.
Sandro Cattin nel suo laboratorio ad Alpette - immagine dal web
Personalmente piango la scomparsa di un uomo provato dal duro lavoro, coriaceo, rude ma autentico come pochi esistono ancora, le cui luci accese non vedrò più dalla mia finestra. Che la terra ti sia lieve Sandro tu che hai vissuto una vita tutt'altro che lieve e che da lassù tu possa ispirare qualcuno a seguire le tue orme.
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