domenica 10 maggio 2020

NIENTE BACI SIAMO ITALIANI (un popolo che si misura a metri).


Image from web

Articolo precedente: http://www.mimancanoifondamentali.com/2020/05/psico-polizia-e-dittatura-in-italia.html


Ce l'ho un pochino con quelli che continuano a predicare la tiritera del #iorestoacasa anche se di fatto la fase 2 è iniziata... sapete una cosa? In realtà io mi vergogno un pochino di parlare di queste cose perchè so che il mio blog è seguito anche all'estero. Inizialmente per partito preso non volevo parlare del covid e delle sue implicazioni ma oggi purtroppo per diversi motivi, anche seri, mi trovo mio malgrado a  doverne parlare. E' di ieri un articolo estremamente importante e che racconta una situazione abbastanza preoccupante (non riguarda nè contagiati nè morti) e se volete vi invito a leggerlo cliccando qui sopra, oggi vi parlerò di qualcosa di decisamente più leggero anche se a suo modo importante.

La realtà è che io non so se negli Stati Uniti o in Australia o in qualsiasi altro paese del mondo o europeo si viva la nostra stessa situazione e a volte mi sembra quasi ridicolo far conoscere le nostre disgrazie, sono talmente assurde da sembrare fasulle anche se noi viviamo questo periodo con una grande angoscia: da una parte c'è chi recita la parte dello zoccolo duro del #iorestoacasa (che poi mi chiedo come facciano ad avere tutta questa voglia di restarci a casa, un pò perchè effettivamente dopo due mesi e mezzo siamo tutti stufi di stare chiusi come dei topi nelle fogne, un pò perchè mi chiedo e continuerò a farlo, come sopravvivono queste persone? Mi risulta che lo smart-working sia praticato solo da una piccola parte della popolazione mentre la stragrande maggioranza deve spostarsi per lavorare. Mi chiedo, ma questi che predicano tanto la chiusura, non lavorano? Sono tutti ereditieri? Sono automi e non mangiano? Sono mantenuti da qualcuno? Boh.)
Secondo questi geni della socialità il virus esiste ancora è ancora violento come prima, ammazza un sacco di gente e sostanzialmente moriremo tutti. Ma che vita di merda fanno? A volte mi chiedo se questa fantomatica emergenza sanitaria non sia una scusa per i frustrati, che sono parecchi in Italia a quanto pare (che rinchiusi lo erano già prima del covid e probabilmente lo sono sempre stati) per punire chi invece un minimo di vita sociale, sentimentale, lavorativa ce l'ha, una sorta di punizione divina trasversale, insomma.


Image from web

Poi c'è chi come me (e fortunatamente come un sacco di altre persone) non si perde davanti ai deliri dei telegiornali di regime e ragiona con la propria testa e capisce che sì, bisogna comportarsi responsabilmente, mantenere la distanza di almeno un metro, indossare la mascherina, i guanti, lo scafandro, tutto quello che volete ma che bisogna cominciare a vivere, a lavorare ad avere rapporti sociali, anche perchè ora non è che quando usciamo vediamo morire la gente mentre cammina per strada (non era così nemmeno quando è cominciata questa storia del covid), ora la situazione è decisamente migliorata anche il virus sembra aver capito che non è cosa e il buon Montagnier forse aveva ragione dicendo che un virus creato in laboratorio non può aver lunga vita, ovvero prima o poi la natura lo rifiuta e quindi lo estingue perchè non lo riconosce come un suo "prodotto". Diciamo che questa teoria del Prof. sta cominciando a prender piede ed è confortata anche dal fatto che le cose stanno migliorando (sempre che non si mettano a farci tamponi già "covidizzati"). Insomma anche noi che predichiamo la libera uscita non è che siamo dei pazzi furiosi, ci documentiamo prima di dire quello che diciamo a differenza di coloro che, per comodità, per ignoranza o per pigrizia preferiscono sostenere a spada tratta, spesso insultando la controparte, le teorie che ormai puzzano di marcio del nostro REGIME italiano. A questo proposito ieri sera a seguito di un articolo che ho letto su facebook che bacchettava i torinesi per essere andati al Parco del Valentino in un splendida giornata di sole ho, scritto queste parole, certo ironiche ma che devono far pensare:

"Ricapitolando: i fidanzati possono andarsi a trovare l'un l'altro ma la "visita" deve durare solo finchè non tramonta el sol, olé, dopodiché tutti a casuccia propria altrimenti sono sanzioni. Immagino che durante questa visita diurna i suddetti fidanzati non possono infrangere la regola del metro di distanza quindi niente baci e tantomeno "trombatinen" (citando l'illuminata Bridget Jones). Se poi ai suddetti fidanzati capitasse di sedersi su una panchina ohhhhhh, in un parco ohhhhhhhh e magari pur si baciassero ohhhhhhhhhhhhhh ci sarebbe il rischio di sanzione, arresto e minimo dieci anni di carcere. Ma che sto dicendo? Tutto normale in un paese dove un salvatore parolisi qualunque reo confesso dell'uccisione della moglie MELANIA REA (nel 2011 non nel 1870) esce propio in questi giorni di prigionia general/popolare/nazionale (o almeno tenta di uscire perchè a quanto pare hanno paura, poverino, che si prenda il covid) per BUONA CONDOTTA".

Vedete voi.







Enrica Merlo
per

10/05/2020


sabato 9 maggio 2020

PSICO-POLIZIA E DITTATURA IN ITALIA: L'INQUIETANTE CASO DI DARIO MUSSO.


Immagine dal web


Articolo precedente: http://www.mimancanoifondamentali.com/2020/05/giordano-bruno-il-sogno-di-un-uomo-che.html


Un'immagine che sta diventando emblematica questa che vi propongo qui sopra, quantomeno sul web poichè gli organi di stampa (pur essendo l'episodio che vado raccontandovi, estremamente grave e lesivo di ogni tipo di libertà e diritto umano) sembrano chissà perchè non occuparsene più di tanto. Eppure quel che è accaduto è gravissimo specie in un paese con una Costituzione come la nostra e che si definisce "democratico".

Chi è l'uomo schiacciato da numerosi uomini delle forze dell'ordine e punturato in mezzo alla strada da ben tre medici? Lui si chiama DARIO MUSSO vive in un paese della Sicilia in provincia di Agrigento RAVANUSA. Cosa ha fatto Dario per meritarsi questo barbaro trattamento? Ha dato voce a quasi la totalità degli italiani, che da bravi italiani preferiscono guatare, spiare e magari fotografare o criticare ma mai e poi mai dire la loro, davvero. In breve: all'interno della sua auto e "armato" di un piccolo megafono ha urlato che non esiste pandemia e di togliersi la mascherina e ha criticato l'operato del governo, cosa che abbiam fatto (o come detto prima almeno pensato) un pò tutti in questi mesi di prigionia. Tutto questo è contenuto in un video che mi auguro non venga oscurato e che mi appresto a postare qui sotto. Dario Musso dopo essere stato bloccato e siringato viene trasportato nel reparto psichiatrico dell' Ospedale Barone Lombardo di Canicattì e sottoposto a TSO (trattamento sanitario obbligatorio). La cosa più agghiacciante è stata per me sentire la voce strascicata di Dario, irriconoscibile (vedete il video dove è chiuso nella sua auto poco prima di essere barbaramente maltrattato da medici e forze dell'ordine è un uomo perfettamente lucido) ed estremamente sofferente, mentre parla con i suoi familiari che peraltro hanno faticato non poco a riuscire ad ottenere un contatto con lui pur essendo il fratello di Dario un noto avvocato. La famiglia ha presentato denuncia per il grave episodio occorso al loro congiunto.


Guardatelo ed ascoltatelo fino alla fine!!

L'inquietante realtà però è che pare si stia facendo strada l'idea di usare il TSO come metodo coercitivo, come manganello in questa nuova dimensione della dittatura sanitaria che sta sempre più prendendo piede (basti pensare ai nostri due mesi e mezzo di prigionia... non è stata forse una gravissima forma di coercizione? Forse ancora più grave visto che ha coinvolto un popolo intero, il popolo italiano ce lo ricordiamo ancora vero?). Dobbiamo tenere occhi ed orecchie bene aperti visto che il TSO è stato già usato in passato contro chi dissentiva nei confronti dell'ordine precostituito ma pare addirittura e si fa molto di più che vociferare che potrebbe essere usato anche nei confronti di chi si rifiutasse di essere sottoposto al tampone fonte CODACONS (clicca e leggi e svegliati) quando sappiamo perfettamente che questo virus fantoccio sta morendo da solo come tutti i virus creati in laboratorio e che la natura riconosce e pian piano rifiuta e distrugge. Sarà dunque necessario fare i tamponi per il covid 19 nel prossimo futuro? E sarà necessario dunque essere sottoposti a TSO se ci si rifiuta? A tutti noi l'ardua sentenza, intanto personalmente mi auguro Dario sia scarcerato al più presto e che si riesca a farlo riprendere... non tutti noi possiamo sopportare forti cariche di farmaci psicotropi senza patirne PER SEMPRE effetti molto gravi.

Immagine dal web


PS: sono estremamente felice che questo mio blog sia molto seguito anche in molto Paesi sparsi in tutto il mondo. Che si sappia per benino cosa sta combinando il nostro governo a danno dell'ITALIA e del suo popolo.

AGGIORNAMENTO 09/05/2020 ore 22,30: Dario Musso è stato liberato grazie al deciso intervento della deputata SARA CUNIAL; qui i particolari ➡ https://www.recnews.it/2020/05/09/tso-ravanusa-cunial-interroga-lamorgese/?utm_campaign=shareaholic&utm_medium=facebook&utm_source=socialnetwork






Enrica Merlo
per
MI MANCANO I FONDAMENTALI

09/05/2020

sabato 2 maggio 2020

GIORDANO BRUNO: il sogno di un UOMO che amava davvero DIO.


Immagine tratta dalla serie COSMOS 


Articolo precedente: http://www.mimancanoifondamentali.com/2020/04/chernobyl-26041986.html


Giordano Bruno il cui nome di nascita era Filippo Bruno fu un filosofo, scrittore e frate domenicano nato a Nola nel 1548 e morto sul rogo a Roma il 17 febbraio 1600.

Ormai siamo perfettamente consci del fatto che nel contesto del cosmo siamo minuscoli, piccoli esseri che vivono su quello che a tutti gli effetti è un granello di polvere alla deriva in un'immensità sconcertante. Questa prospettiva cosmica però è relativamente  nuova poiché solo quattro secoli fa il nostro piccolo mondo era assolutamente inconsapevole  del resto dell'Universo come noi lo conosciamo; il telescopio non esisteva e l'Universo, dunque, ero ciò che si poteva vedere ad occhio nudo. Nel 1590 tutti pensavano che il Sole, le stelle ed i pianeti fossero luci nel cielo che ruotavano intorno alla Terra e che dunque eravamo noi il centro di un piccolo "Universo a misura d'uomo".
C'è soltanto un uomo sulla Terra che riesce a concepire un universo infinitamente più grande ed ovviamente come trascorre il Capodanno del 1600 quest'uomo? Ma in prigione!!


Giordano Bruno in carcere - immagine mia

Arriva un momento della nostra vita in cui ci rendiamo conto di non essere al centro dell'Universo ma di appartenere ad un'entità molto più grande, questo è parte della crescita degli individui come dei popoli ed è accaduto alla nostra civiltà a partire dal sedicesimo secolo. In una società in cui si credeva che tutto il visibile ruotasse intorno alla Terra considerata immobile, arrivò un astronomo polacco tal Copernico il quale enunciò una teoria che chiamare rivoluzionaria è dir poco: la Terra infatti non è affatto il centro dell'Universo è solo uno dei tanti Pianeti che ruotano intorno al Sole. In molti, specie in seno alla Chiesa come il riformatore protestante Martin Lutero, considerano quest'idea un vero e proprio oltraggio alle Sacre Scritture e ne sono scandalizzati. Tuttavia esiste un uomo che pensa che Copernico non abbia affatto esagerato: lui è Giordano Bruno un uomo nato cuorioso e a suo modo ribelle; giovane monaco domenicano a Napoli desidera evadere dall'angusto e soffocante universo propinato dalla Chiesa, un uomo fuori dagli schemi. Allora non esisteva la libertà di pensiero (perchè oggi sì?) ma Giordano Bruno ebbe l'ambizione di conoscere tutto sulla creazione divina e dunque lesse nascostamente libri messi al bando dalla Chiesa cattolica.


Giordano Bruno legge i libri proibiti dalla chiesa - foto mia

In uno di questi scritto da Lucrezio, un Poeta Filosofo vissuto nell'antica Roma, gli suggerisce l'idea di un universo infinitamente più grande altrettanto sconfinato quanto la sua idea di Dio: Lucrezio chiede al lettore di immaginare di porsi ai confini dell'Universo e di scagliare lontano una freccia; se la freccia continua la sua corsa sarà evidente che l'Universo si estende ben più lontano dal limite conosciuto ma se la freccia nel proseguire la sua corsa urta, per esempio un muro, dunque quel muro è sicuramente al confine dell'Universo. Immaginiamo adesso di salire su quel muro e scagliare un'altra freccia, avremo sempre solo due possibilità che continui a volare all'infinito nello spazio oppure che urti contro qualcos'altro dove potremo ancora salire per scagliare un'altra freccia; in entrambi i casi l'Universo non ha confini, lo spazio deve essere infinito e questo è perfettamente in linea con il pensiero di Giordano Bruno che pensa che il Dio da lui venerato è effettivamente infinito e quindi come potrebbe la sua creazione essere da meno? Purtroppo però le autorità ecclesiastiche scoprono le sue ricerche.


Giordano Bruno viene scoperto dai suoi "superiori" - foto mia

Da questo momento viene messo al bando dalla Chiesa quindi dalla società e costretto a vagare senza poter proseguire i suoi studi. 
A trent'anni durante una delle sue peregrinazioni ha una visione che segnerà il suo destino: un sogno in cui si trova in un mondo racchiuso sotto ad una cupola di stelle, era questo l'Universo ai suoi tempi, Giordano Bruno durante il suo sogno è invaso da un profondo terrore  come se la Terra gli stesse crollando sotto i piedi ma fa appello a tutto il suo coraggio:

"Ho spiegato le ali fiducioso verso lo spazio e mi sono levato in volo verso l'infinito lasciandomi dietro le spalle quel che altri si sforzavano di vedere da lontano; qui non c'è né alto né basso non c'è confine né centro ho visto come il Sole è solo una stella e le stelle altri Soli ognuno accompagnato da altre terre simili alla nostra, la rivelazione di questa immensità è stato come innamorarsi"


L'inizio del sogno di Giordano Bruno - Foto mia

Giordano Bruno è l'apostolo che diffonde il vangelo dell'infinito in tutta Europa convinto che altri innamorati abbracceranno con naturalezza questa visione più ampia e gloriosa della creazione. Giordano Bruno viene scomunicato dalla Chiesa Cattolica in Italia, cacciato dai calvinisti in Svizzera e dai Luterani in Germania.


Foto mia - Giordano Bruno viene additato in tutta Europa

 Accetta dunque l'invito di tenere una conferenza in Inghilterra a Oxford almeno, è quello che pensa, sarà un'opportunità per condividere il suo pensiero con un pubblico da ritenere suo pari. Ma il buon Giordano si sbaglia. Dopo aver sostenuto le teorie di Copernico continua con la sua visione dell'Universo facendo solo sì che l'illustre ma gretto uditorio lo ritenga un buffone e dileggiandolo in tutti i modi possibili; il culmine della rabbia del pubblico arriva quando Giordano Bruno afferma che "L'infinito Dio ha creato un Universo infinito con un numero infinito di mondi" chiedendo di cominciare a dubitare di tutto ciò che si è dato per scontato fino a quel momento. L'unica cosa che ottiene è farsi dare dell'eretico. 
Giordano Bruno vive in un tempo in cui non c'è separazione tra il potere dello stato e della Chiesa e nemmeno che il diritto di parola sia un riconoscimento inviolabile di ogni individuo, esprimere un'idea non conforme alla morale tradizionale può esporre a enormi pericoli. Incurante di tutto ciò fa ritorno in Italia, eppure doveva intuire che la sua patria era uno dei luoghi più pericolosi in Europa per lui, la Chiesa cattolica ha un proprio sistema giudiziario, la santa inquisizione, il cui unico scopo è indagare e perseguitare chiunque osi dar voce ad idee differenti dalle sue. Non ci vuole dunque molto prima che Giordano Bruno cada nelle grifie della psico-polizia cattolica del tempo; questo viandante che venera un Universo infinito languirà in prigione per otto anni... nonostante implacabili interrogatori rifiuta ostinatamente di abiurare le sue convinzioni. Quel che ci si chiede è perchè la Chiesa metta tanto zelo nel tormentarlo? Accettare le idee di Giordano Bruno, anche solo in parte, avrebbe significato mettere in discussione le sacre scritture e l'autorità della Chiesa e alla fine i cardinali dell'inquisizione emettono la loro sentenza.


Foto mia - Giordano Bruno assiste alla lettura della sentenza

Giordano Bruno viene riconosciuto colpevole di mettere in discussione la santa trinità e la divinità di Gesù Cristo e di ritenere che l'ira di Dio non sia eterna e che tutti saranno salvati e di proclamare l'esistenza di altri mondi. Inoltre tutti i suoi libri saranno raccolti e bruciati in piazza San Pietro. Tuttavia Giordano dice di aver avuto modo di riflettere molto in quegli otto anni; alla domanda dell'inquisitore se desidera abiurare lui risponde: "Il mio amore è profondo rispetto per il Creatore ispira in me la visione di una creazione infinita". Viene infine condotto davanti al governatore di Roma che gli comminerà la terribile punizione per coloro che non si pentono. "Credo che abbiate più paura voi di annunciare la sentenza di quanta ne abbia io di ascoltarla" sono le parole di Giordano.


Giordano Bruno affronta senza paura l'inquisitore - foto mia

Il sogno di Giordano Bruno anche dopo la sentenza rimane sempre lo stesso: il potersi librare nel nuovo cielo che lui ha visto e ha intuito. Nonostante tutto il 17 febbraio del 1600 viene condotto sul patibolo e rifiutatosi per l'ennesima volta di abiurare viene arso vivo sul rogo.
Dieci anni dopo il martirio di Giordano Bruno Galileo Galilei è il primo a guardare attraverso il telescopio e a rendersi conto che Giordano aveva ragione; la Via Lattea è composta da infinite stelle invisibili ad occhio nudo e molte di quelle luci nel cielo sono in relatà altri mondi. Giordano Bruno non era uno scienziato, la sua visione dell'universo è stata una fortunata intuizione ma non aveva prove per sostenerla, come molte intuizioni poteva rivelarsi errata ma QUANDO UN'IDEA CIRCOLA FORNISCE AD ALTRI UN BERSAGLIO A CUI MIRARE ANCHE SOLO PER CONFUTARLA.


Per gentile concessione della trasmissione COSMOS


***




Enrica Merlo
per
MI MANCANO I FONDAMENTALI

02/05/2020