lunedì 13 maggio 2019

La lucida modernità di ALFIERI: Il SAUL.


 Collana "I DAVID" Edizione I Tascabile La Spiga - foto mia

Articolo precedente: www.mimancanoifondamentali.com/2019/05/salone-internazionale-del-libro-2019.html

Ho da poco terminato di leggere la tragedia di VITTORIO ALFIERI il "SAUL". Devo dire che i classici italiani sono sempre stati abbastanza mal-trattati nella scuola italiana già ai miei tempi, ancor più credo oggigiorno dove la scuola è già alla deriva di per sé figuriamoci poi se ci si mette a spiegare ad alunni di qualsivoglia età chi era Vittorio Alfieri o che cosa ha scritto... non l'hanno fatto nemmeno con noi!! Chiudo la parentesi polemica e apro quella letteraria. Durante la seconda presentazione de LA VIRTU' SCONOSCIUTA di Vittorio Afieri in quel di Villanova D'Asti il 4 maggio Andrea Laiolo, che ha collaborato a questa nuovissima edizione dell'opera, durante un suo intervento ha parlato in modo assolutamente accorato di Saul tanto da commuovermi e da indurmi a leggere la tragedia. Presto fatto.




foto mia

Un passo che ho amato molto è contenuto nell'atto primo, scena quarta, parla DAVID:

Io compiacer ti voglio
in tutto , o sposa. Appien securi andate:
è senno in me; non opro a caso; io v'amo;
a voi mi serbo: e solo in Dio confido.

Il tutto dedicato a Micol sua moglie nonchè figlia di Saul.
*
Atto secondo, scena terza: un sincero David parla a Saul professandogli tutta la sua dedizione:

Diemmi l'esser Saùl; Saùl mel toglie:
per lui s'udia il mio nome , ei lo disperde:
ei mi fea grande, ei mi fa nulla.

Una grande dichiarazione d'amore filiale (ricordiamo che David è genero di Saul). David è consapevole e accetta che Saul possa portarlo in alto quanto abbia la possibilità di distruggerlo.

*

Figura di grande spicco, almeno da come io l'ho interpretata, è Micol, figlia di Saul, moglie di David. In questo passo, quasi una preghiera, tutto l'amore che lei prova per il marito, tanto da desiderare una  morte prematura pur di non essere divisa dal suo amato. Un amore così intenso da farle dire del padre  "barbaro Saulle", un sentire così profondo da saper decrivere i momenti di paura e solitudine di David come se lei stessa li avesse provati. Atto terzo, scena terza:

Ah! no; divisi
più non saremo: dal tuo sen strapparmi
niuno ardirà. Non riedo io no, più mai
a quella vita orribile, ch'io trassi
priva di te: m'abbia il sepolcro innanzi.
In quella reggia del dolore io stava
sola piangente, i lunghi giorni; e l'ombre
l'aspetto mi adducean d'orrende larve.
Or, sopra il capo tuo pendere vedea
del crudo padre il ferro; e udia tue voci
dolenti, lagrimose, umili, tali
da trar del petto ogni più atroce sdegno;
e sì l'acciar pur t'immergeva in core
il barbaro Saulle: or tra' segreti
avvolgimenti di negra caverna,
vedeati far di dure selci letto;
e ad ogni picciol moto il cor balzarti
tremante; e in altra ricovrarti; e quindi
in altra ancor; né ritrovar mai loco
né quiete, né amici: egro, ansio, stanco...
da cruda sete travagliato... Oh cielo!...
Le angosce, i dubbi, il palpitar mio lungo
poss'io ridir? - Mai più, no, non ti lascio;
mai più...

*
Altra figura che ho sentito di una forza davvero straordinaria è quella di ACHIMELECH sacerdote che pur di rimanere saldo nelle sue convinzioni incorre nelle peggiori ire di Saul; infatti così parla... Atto quarto, scena quarta:

E tu, che sei? re della terra sei:
ma, innanzi a Dio, chi re? - Saùl rientra
in te; non sei, che coronata polve. -
Io, per me nulla son; ma fulmin sono,
turbo, tempesta io son, se in me Dio scende...

*


foto mia

Altro personaggio di spicco oltre al viscido Abner, è Gionata (anch'eggli figlio di Saul) affezionato fratello di Micol che si avverte fortemente quale grande rispetto ed affetto provi nei confronti di David e della sorella, un personaggio, secondo me, solo apparentemente arreso.
Il Saul, una tragedia molto complessa dove, come si suol dire, nulla è come sembra. I personaggi che spesso paiono essere i più deboli risultano alla fine esser quelli più coraggiosi, vero quindi anche il contrario. Una sottile, acuta nonchè attuale analisi psicologica. Un finale assolutamente emozionale, un libro che vi consiglio caldamente. Come caldamente vi consiglio, e non mi stuferò mai di dirlo di ritrovare i nostri classici della letteratura che così tanto hanno da insegnarci. Buona lettura.


Junior mi ha pazientemente aiutata nella stesura di questo articolo - foto mia





Enrica Merlo 13/05/2019


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