Foto mia
Ieri pomeriggio, approfittando del bel tempo, (cosa rara in questo periodo) e per commissioni mi sono recata a Torrazza Piemonte. Credo di non riuscire a nascondere la mia passione per le chiese e per gli edifici sacri in genere quindi trovandomi con una mezz'ora di libertà ho deciso, dopo anni in cui ci passavo davanti in auto e mi ripromettevo di entrarci, di visitare la Chiesa di San Giacomo Maggiore (XVIII secolo).
Sono fermamente convinta che non si finisca mai di imparare infatti entrando in questa chiesa ho scoperto una cosa che proprio non sapevo e che trovo estremamente interessante. Dopo un'iniziale sconcerto per essere entrata in un luogo buio dopo il sole accecante ho scorto immediatamente sulla volta della chiesa un simbolo che proprio mi era nuovo. Al posto della classicissima colomba con il ramo d'ulivo nel becco, un pellicano con tanto di nido e cucciolata e con una macchia che pareva di sangue sul petto. Dopo una prima veloce spiegazione di una gentile addetta mi sono documentata e ho scoperto che...
Foto mie
Nella religione cristiana il pellicano rappresenta l'eucarestia, sacramento istituito da Gesù proprio durante l'ultima cena e che viene celebrato ogni giorno in tutte le chiese durante la messa. Fin dal Medio Evo infatti il pellicano è stato visto come un uccello che pur di nutrire i propri piccoli si lacera il petto e li nutre con il suo sangue, un pò come fece Gesù che salvò l'umanità con il suo sangue. La credenza che il pellicano si laceri il petto è forse dovuta all'equivoco per cui questo uccello, quando arriva al nido, ha il becco pieno di pesce per sfamare i suoi piccoli e tiene lo stesso rivolto verso il suo petto per non perdere il carico di nutrimento e perchè i suoi piccoli possano mangiare direttamente da esso.
L'esempio di abnegazione di questo uccello pronto a sacrificarsi per la propria prole ha fatto sì che il pellicano sia stato assurto come simbolo ed emblema di carità, di sacrificio e di amor estremo verso i figli.
E a proposito di "carità" nella prossima immagine potete notare anche la parola CHARITAS (con la H) sull'affresco che, secondo Giambattista Vico (opera una netta distinzione tra la caritas latina e la charitas derivante dal greco charìeis e charis) significherebbe proprio "Grazia, amore di Dio".
foto mia
Ora vi mostro qualche altra immagine della chiesa di San Giacomo Maggiore che vi ricordo si trova a Torrazza Piemonte. Ieri a quanto pare per combinazione l'ho trovata aperta, ma mi è stato detto che il sabato pomeriggio alle 18,00 si celebra una bella messa cantata dai giovani della comunità torrazzese, questo anche per chi volesse vedere queto simbolo che io trovo, commovente, bellissimo, insolito. Poi magari sono l'unica al mondo che non era al corrente di questa particolarità simbolico/religiosa però ho voluto mettervi a parte della mia "scoperta speciale" ugualmente. Felice se il mio articolo possa esservi stato d'interesse.
C'è anche un graziosissimo "micio parrocchiale" che si aggira intorno ad una statua di Padre Pio sul sagrato della chiesa - foto mia
Enrica Merlo 22/05/2019
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