Sono storie, sono sempre e solo storie...provo a dire quello che PROVO
Ho un blog, questo, che funziona. In sei mesi sono arrivata a 25.000 letture, e non sono io, ve lo giuro, che clicco tutto il giorno i miei post, purtroppo o per fortuna ho anche altro da fare, tipo scriverli, i post. Sono sempre stata soddisfatta di quello che ho scritto, non è che ci siano state delle grandissime interazioni col pubblico (non siamo ancora tecnicamente preparati spesso ad interagire in questo modo) ma nemmeno ho avuto grandi contrarietà nei confronti degli stessi, e fin qui tutto bene.
La scorsa settimana, giovedì 23 marzo per l'esattezza, è successa una cosa molto grave nella scuola di mia figlia: qualcuno (non si sa ancora CHI ma speriamo si venga a sapere presto) ha "esalato" nei corridoi della scuola qualcosa di tossico (continuano a dire che sia stato spray al peperoncino anche se ho dei grossi dubbi che una fialetta di codesta sostanza faccia finire in ospedale 30 ragazzi o giù di lì, tra i quali proprio mia figlia). A parte la pessima gestione dell'emergenza da parte della scuola, confermata anche dalle autorità non solo dalla sottoscritta, c'è che questa scuola sia, per non offendere nessuno, un tantinello "difficile" o anche "problematica" o "borderline" che dir si voglia. In parole povere sono due anni che mia figlia torna a casa col mal di testa tutti i giorni perchè PARE (e sottolineo PARE) regni durante alcune lezioni, un caos abbastanza pesante; a volte PARE ci siano stati alcuni episodi in cui lei sia stata "turbata" da alcuni comportamenti nei suoi confronti, molto probabilmente non perpetrati dai suoi compagni, probabilmente, forse, da alcuni loro amici.
Per farla breve questo increscioso episodio è stato la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso, sia per mia figlia che per me: vedermela all'ospedale con una faccia che non mi pareva più lei mi ha fatta assolutamente sragionare. Tornata a casa dopo una giornata tanto infernale ho acceso il pc e ho scritto per filo e per segno tutto l'accaduto, vissuto attraverso la testimonianza di mia figlia, dei suoi messenger, delle sue chiamate e da me, prima indirettamente, poi, all'OSPEDALE, direttamente.
Presa dalla furia, ho accusato la scuola (che non brilla per organizzazione) ho accusato gli abitatori della scuola (solo un certo numero ovviamente, mica tutti, il quale certo numero non brilla nè per desiderio di ampliare la sua cultura nè per le sue azioni non esattamente da giovani marmotte), ho accusato preside e vice, la prima una sorta di creatura mitologica mai vista, il secondo, beh lasciamo perdere 😱.
Vero è che mia figlia non brilla per tendenza alla socializzazione (nel senso che è una ragazza un pò chiusa) e preferisce portarsi in borsa le Operette Morali di Leopardi (che si leggono per la cronaca) anzichè trucchi, parrucchi e preservativi di vari colori, vero è che non ha mai legato un granchè con i suoi compagni, fattostà che il risultato del mio precedente articolo "scritto di pancia" come qualcuno molto vicino a me mi ha detto, è stato disastroso: compagni di classe di mia figlia + madri indignate perchè avevo parlato male a loro detta dei loro pargoli, quando in realtà la mia rabbia era indirizzata ad energumeni fuori dal bagno che minacciavano (e mi pare che di energumeni nella classe di mia figlia non ce ne siano), certo ho detto che a volte c'è un tale rumore che non si riesce a seguire la lezione ma che volete che sia...sono giovani!! Tutta questa indignazione rivolta a queste mie osservazioni seppur probabilmente errate e non un minimo di indignazione per i ragazzi finiti all'ospedale che sebbene anche la stampa in generale abbia minimizzato ampiamente sono stati nel numero di 11 unità nell'ospedale dove era mia figlia, contati ve lo giuro, 10 in un altro ospedale anch'essi contati da una mamma della classe di mia figlia e se tanto mi dà tanto un'altra decina nell'altro ospedale coinvolto (ho sentito io stessa un'infermiera parlare al telefono con l'ospedale in questione riguardo alla perplessità sulla sostanza che aveva provocato ricordo, MANCANZA DI RESPIRO, VOMITO, SVENIMENTI).
E' passato in cavalleria il PICCOLO PARTICOLARE che son finiti una trentina di ragazzi in ospedale, chi più colpito, chi meno, mia figlia parecchio, ve lo posso assicurare tanto che sono stata chiamata ad un certo punto all'interno del pronto. Questi ragazzi e relativi genitori non hanno pensato, mi si perdoni, nemmeno per un nanosecondo a quegli altri ragazzi finiti in ospedale, nisba, nulla, nada. Han semplicemente ( a ragione per carità ) pensato a difendere la loro moralità di bravi studenti e ne sono felice sotto certi aspetti, e di tutti gli studenti della scuola, proprio tutti (permettetemi su questo punto un briciolo di scetticismo). Riguardo alle accuse di razzismo proprio mi rifiuto di prendere in considerazione certe affermazioni poichè proprio gli immigrati in quella scuola sono è vero la maggioranza ma, a mio avviso e per quel che ho visto con i miei occhi durante la mia brutta esperienza, sono anche la parte più debole e quella che ha più paura in assoluto, ve lo posso assicurare.
Fattostà che per i poveri cristi finiti in ospedale nemmeno un piccolo pensiero foss'anche di biasimo per aver respirato che a volte è pure una colpa. Peccato. Tutto qui, volevo solo ricordarvi di ricordare anche loro.
Ero tanto avvilita da non voler più scrivere sul mio blog (perchè alla fine il post l'ho dovuto oscurare ahimè), poi mi son detta: "Cavolo, è finita o no mia figlia in ospedale?" -Sì- . "Avevo diritto o no ad essere indignata?" -Sì-. "E' poi così falso che la scuola suddetta sia un tantino malfrequentata (a parte come ripeto la maggioranza degli studenti)?" -No-. E allora continuo a scrivere eccome, anzi.
Voglio però chiedere SCUSA a chi si è sentito offeso o chiamato erroneamente in causa dalle parole di una madre resa quasi folle dallo spavento per le sorti della figlia.
SCUSATEMI, SCUSATEMI, e spero, dovesse ricapitare un disastro simile a scuola, non tocchi a voi essere ricoverati, non ve lo auguro, lo giuro. La scuola, se tanto mi dà tanto deve essere in fin dei conti un luogo dove i nostri figli possano sentirsi ed essere al sicuro.
E con questo chiudo: chiedo scusa agli alunni, alla scuola, ai genitori, alla preside a chiunque in questo momento nel mondo si senta offeso per qualsiasi motivo.
Che colui/colei che ha combinato questo disastro venga però preso e punito di dovere e ringrazio, polizia, digos, vigili del fuoco, personale sanitario per la disponibilità e per aver aperto le porte della scuola.
Qui MI MANCANO I FONDAMENTALI
27/03/2017
Non conosco la scuola di tua figlia, mia cara Enrica, ma so solo che La Scuola quella che dovrebbe essere con la S maiuscola, come quasi tutto quello che non funziona in Italia, è veramente una cosa VERGOGNOSA e certamente è una VERGOGNA avere il coraggio di denominarla LA BUONA SCUOLA. ma TANT'è così l'hanno voluta i nostri MERAVIGLIOSI CONDOTTIERI CHE TUTTO SANNO (per quanto riguarda le loro tasche). Non so dove andranno afinire i nostri figli e i nostri nipoti, ma certo la VEDRANNO DURA... POVERINI!
RispondiEliminaTi ringrazio per la tua testimonianza. Questa volta ho preferito mantenermi sul vago. Una buona giornata.
EliminaCiao. Conosco molto bene la realtà del Lagrange e ti assicuro che scene come quella di giovedì scorso sono all'ordine del giorno, se non come fatti concreti almeno come clima generale. La preside non è che l'ultima di una triste schiera di dirigenti balneari e faccendieri. La vicepresidenza è una vetrina per incapaci. La frustrazione e la voglia di rivalsa degli stranieri (e non solo) sono a livelli di guardia, ma la maggior parte delle volte sono considerate colpe e non dati di fatto da comprendere e cercare di curare. La totale mancanza della certezza di una pena giusta è cibo per i delinquenti, e al Lagrange molto spesso i bulli e i prepotenti vengono coperti da insegnanti che a loro volta sono maestri di bullismo e prepotenza. Alla faccia dei progetti su benessere e legalità . Purtroppo non ho potuto leggere il post che hai oscurato, ma devi essere orgogliosa che tua figlia non leghi con questa feccia, altro che scusarti. Prendila e portala via di là . Buona giornata.
RispondiEliminaCarissimo/a Anonimo mi rincuora il sapere di non essere sola in questa mia sorta di "battaglia", sola poiché pare io sia l'unica o quasi ad aver portato alla luce, dopo questo fatto, il totale sfascio di questa scuola. Mi rincuora altresì che anche tu pensi che il corpo insegnanti non sia completamente "chiaro" in questa faccenda ove posso confermare anche da parte loro un atteggiamento di "copertura" ed un tentativo di far sentire in colpa mia figlia se ora si rifiuta di frequentare. Tentativi messi in atto sia con me che con lei. Per quanto riguarda le scuse, non temere: penso che ci siam capiti perfettamente no?. Andrò a fondo di questa brutta avventura in tutte le sedi competenti, su questo non ci piove. Grazie per la tua preziosa testimonianza.
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