La locandina. Ma aspettatevi meraviglie qui sotto 😼
Una artisticissima carrellata delle foto e delle bio degli artisti partecipanti ad 🎨 AprilæArte - Collettiva all'Atelier_108 🎨 perchè...
Sono storie, sono sempre e solo storie ma a vederli così tutti insieme sono molto ma molto orgogliosa.
Vi ricordo carissimi Amici che 🎨 AprilæArte - Collettiva all'Atelier_108 🎨 avrà la sua inaugurazione SABATO 1° APRILE 2017 dalle ore 18,00 e vi invito di cuore a partecipare sia all'inaugurazione che a vedere la collettiva durante tutto il suo perdurare ovvero sino al 23 aprile. Ma ora torniamo a noi ed eccovi l'artistica carrellata, un bel post, un bel ricordo anche dopo che la collettiva sarà terminata. Siete pronti?
Link all'evento facebook https://www.facebook.com/events/631681963685408/?ti=cl
Link all'evento facebook https://www.facebook.com/events/631681963685408/?ti=cl
Lei è FANNY GHIRELLI
GLI ARTISTI DI AprilæArte
FANNY GHIRELLI
Fanny Ghirelli nasce a Legnago (VR), città di Romeo e Giulietta e vive a Torino dal 1956.
Appassionata da sempre di pittura e disegno, dà libero sfogo al suo estro intorno all’inizio del XXI° secolo, creando opere e quadri principalmente con tecniche ad olio.
Inizia un percorso emozionante attraverso i colori, dove miscelandosi creano sfumature, contrasti e poesie.
Ha partecipato a diverse mostre in città e provincia; le sue opere sono in collezioni private in Italia e in Florida.
Oltre a dipingere, compone poesie legate al tema dei quadri dipinti e alla sua vena poetica.
Appassionata da sempre di pittura e disegno, dà libero sfogo al suo estro intorno all’inizio del XXI° secolo, creando opere e quadri principalmente con tecniche ad olio.
Inizia un percorso emozionante attraverso i colori, dove miscelandosi creano sfumature, contrasti e poesie.
Ha partecipato a diverse mostre in città e provincia; le sue opere sono in collezioni private in Italia e in Florida.
Oltre a dipingere, compone poesie legate al tema dei quadri dipinti e alla sua vena poetica.
FANNY GHIRELLI partecipa ad AprilæArte - Collettiva all'Atelier_108, grazie.
§§§
Lei è SARA MENICHINO
Gli Artisti di AprilæArte - Collettiva all'Atelier_108
SARA MENICHINO
Mi
chiamo Sara Menichino e vivo ai margini del bosco poco sopra la città
di Torino. Ho frequentato l'Istituto d'Arte nella sezione di di restauro
ed un anno di Accademia Albertina. Ho lasciato gli studi prematuramente
ed ho iniziato a lavorare come imprenditrice abbandonando l'arte che
fino a quel momento era la mia ragione
di vita. Agli inizi del 2016 conosco
Mi
chiamo Sara Menichino e vivo ai margini del bosco poco sopra la città
di Torino. Ho frequentato l'Istituto d'Arte nella sezione di di restauro
ed un anno di Accademia Albertina. Ho lasciato gli studi prematuramente
ed ho iniziato a lavorare come imprenditrice abbandonando l'arte che
fino a quel momento era la mia ragione
di vita. Agli inizi del 2016 conosco una persona speciale che vive per
ciò che ama di più al mondo, la sua musica. il suo cuore, la sua arte,
la sua passione mi fanno ricordare che avevo anch'io, molti anni prima,
una voglia di urlare al mondo lasciando segni sulla tela, una stretta
allo stomaco, un universo solo mio. Mi torna il desiderio, la mia
pulsione artistica. Trovo così per caso su un social, il Maestro,
l'Artista, la persona fantastica Paolo Vecchio, i suoi ritratti mi
portano fino a Vigevano in bottega da lui dove ricomincio grazie
soprattutto all'atmosfera. Da questo momento non mi sono più fermata e
la mia fame di imparare e sperimentare aumenta ogni giorno di più. Così
eccomi qui, a rincorrere il mio sogno, a combattere la mia timidezza e
condividere le mie tele.
Sara Menichino parteciperà ad AprilæArte, grazie.
§§§
Lei è LORELLA GALLINA (La Dama del Lago)
Gli Artisti di AprilæArte - Collettiva all'Atelier_108
LORELLA GALLINA (La Dama del Lago)
Diplomata
in flauto traverso vive ed insegna in provincia di Torino. Inizia a
dipingere come autodidatta sperimentando materiali e tecniche ispirata
da piccoli testi poetici. Il nome d’arte nasce sulle sponde del piccolo
Lago di Mergozzo, il suo luogo del cuore. Ha esposto a Roma , Ferrara,
Firenze, Città del Vaticano,
Torino,Londra, Baden Baden, Bruxelles, Vienna. Ha partecipato a vari
concorsi nazionali ed internazionali vincendo il 1° Premio “Donna è
poesia” 2014
Ass.Cult. Art Gallery Nabila –Fluxus di Treviso. L'11
e 12 febbraio 2017 ha partecipato all'Estemporanea di San Valentino di
Progetto-Arte-Benessere in Via Paolo Sacchi 46a Torino curata da Enrica
Merlo.
Sta tutt'ora partecipando a "Primavera in Arte" presso Palazzo Opesso, Chieri.
Sta tutt'ora partecipando a "Primavera in Arte" presso Palazzo Opesso, Chieri.
La Dama del Lago partecipa ad AprilaeArte_Collettiva all'Atelier_108, grazie.
Di Lorella:
La mia pelle è musica,
creando fermo quell’attimo straordinario di libertà,
quel respiro dell’anima,
quel battito del cuore.
©La Dama del Lago
MARIUS ASHBLOW
MARIUS ASHBLOW nasce il 31/07/1962 a Torino.
Ciò che dipinge nasce da un contesto in cui è direttamente coinvolto;l'artista è così causa-effetto delle sue stesse creazioni. La dimensione dell'arte "accademica" però gli sta stretta, i mezzi che gli fornisce la pittura classica non gli consentono di avere un'immersione globale in ciò che sta creando.
Arrivano gli anni 80, periodo dove tutto sembra possibile e a portata di mano. Inizia a lavorare come addetto vendita in un negozio di articoli tecnologici e dedica molto tempo alla sua grande passione, la musica.
I primi hi-fi, i videogiochi, gli hometheater e i primi pc lo affascinano
poichè sono tutti strumenti che forniscono all'interlocutore un input immediato derivato dal loro utilizzo.
Queste apparecchiature permettono di calarsi in una realtà tridimensionale
interagendo con essa; qui gli stimoli ci avvolgono e insieme alle nostre sensazioni ci fanno dare vita ad un mondo intimo e a misura d'uomo. Ha finalmente trovato un mezzo che gli consente di immergersi totalmente nelle sue opere.
Diventa educatore semplice e lavora ogni giorno a stretto contatto
con pazienti affetti da patologie mentali.
La malattia e il dolore di chi soffre diventano parte integrante della sua quotidianità,costringendolo a metabolizzare di riflesso i problemi di chi lo circonda. Nasce proprio in questo periodo il suo nome d'arte che in inglese significa letteralmente "soffio di cenere".
La strada ormai è segnata, la pittura ormai archiviata, Ashblow punta sulla tecnologia, più viva e dai feedback piu immediati.
lo spettatore si traveste da bambino, il quale, semplice e innocente, affronta le difficoltà della vita. Tutto questo è RGB.
R come Rabbia, un sentimento forte, che proviamo quando vogliamo ribellarci ma la realtà è una scatola chiusa e non c'è via d'uscita. G come Genio, insito in ognuno di noi; Ashblow si propone come esempio per chi vuole esprimersi attraverso l'arte ma spesso non trova il coraggio per farlo.
B come Bellezza, il vero fine della nostra esistenza, come l'amore.
La capacità di donare agli altri il proprio talento e addolcirne il quotidiano le luci del monitor che hanno permesso ad Ashblow di sconfinare dai limiti della tela, dello spazio e del tempo.
Marius Ashblow ha partecipato a “Estemporanea di San Valentino” di Progetto-Arte-Benessere” di Enrica Merlo l'11 e 12 febbraio 2017.
Ciò che dipinge nasce da un contesto in cui è direttamente coinvolto;l'artista è così causa-effetto delle sue stesse creazioni. La dimensione dell'arte "accademica" però gli sta stretta, i mezzi che gli fornisce la pittura classica non gli consentono di avere un'immersione globale in ciò che sta creando.
Arrivano gli anni 80, periodo dove tutto sembra possibile e a portata di mano. Inizia a lavorare come addetto vendita in un negozio di articoli tecnologici e dedica molto tempo alla sua grande passione, la musica.
I primi hi-fi, i videogiochi, gli hometheater e i primi pc lo affascinano
poichè sono tutti strumenti che forniscono all'interlocutore un input immediato derivato dal loro utilizzo.
Queste apparecchiature permettono di calarsi in una realtà tridimensionale
interagendo con essa; qui gli stimoli ci avvolgono e insieme alle nostre sensazioni ci fanno dare vita ad un mondo intimo e a misura d'uomo. Ha finalmente trovato un mezzo che gli consente di immergersi totalmente nelle sue opere.
Diventa educatore semplice e lavora ogni giorno a stretto contatto
con pazienti affetti da patologie mentali.
La malattia e il dolore di chi soffre diventano parte integrante della sua quotidianità,costringendolo a metabolizzare di riflesso i problemi di chi lo circonda. Nasce proprio in questo periodo il suo nome d'arte che in inglese significa letteralmente "soffio di cenere".
La strada ormai è segnata, la pittura ormai archiviata, Ashblow punta sulla tecnologia, più viva e dai feedback piu immediati.
lo spettatore si traveste da bambino, il quale, semplice e innocente, affronta le difficoltà della vita. Tutto questo è RGB.
R come Rabbia, un sentimento forte, che proviamo quando vogliamo ribellarci ma la realtà è una scatola chiusa e non c'è via d'uscita. G come Genio, insito in ognuno di noi; Ashblow si propone come esempio per chi vuole esprimersi attraverso l'arte ma spesso non trova il coraggio per farlo.
B come Bellezza, il vero fine della nostra esistenza, come l'amore.
La capacità di donare agli altri il proprio talento e addolcirne il quotidiano le luci del monitor che hanno permesso ad Ashblow di sconfinare dai limiti della tela, dello spazio e del tempo.
Marius Ashblow ha partecipato a “Estemporanea di San Valentino” di Progetto-Arte-Benessere” di Enrica Merlo l'11 e 12 febbraio 2017.
Marius Ashblow partecipa ad AprilaeArte_Collettiva all'Atelier_108, grazie.
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Lei è ELENA BORDINA
Gli Artisti di AprilæArte - Collettiva all'Atelier_108
🙏 ELENA "PemaDechen" BORDINA🙏
🙏 ELENA "PemaDechen" BORDINA🙏
Elena Bordina vive e lavora alle porte di Torino.
Dall'età di quindici anni avviene il suo battesimo artistico ovvero l'incontro con la pittura su porcellana e ceramica detta anche “Arte del III fuoco”.
Dall'età di quindici anni avviene il suo battesimo artistico ovvero l'incontro con la pittura su porcellana e ceramica detta anche “Arte del III fuoco”.
Ricercatrice spirituale, portata all'introspezione ed
all'indagine interiore, Elena si interessa di tutto cò che possa portare
benessere a livello psico fisico, discipline olistiche, filosofie
orientali, l'educazione alla pace interiore, non ultima l'arte nel suo
caso.
I soggetti principali della pittura di Elena spaziano da
quelli reali, fiori, paesaggi animali, a quelli spirituali come divinità
ed esseri angelici, fino agli astratti che esprimono attraverso pure
forme di colore il mondo interiore dell'artista. Ricorrono spesso nelle
sue opere figure quali Buddha o divinità femminili e maschili ed i
draghi che ritroviamo spesso e che la affascinano particolarmente. Di se
stessa Elena dice “dipingere per me è una vera pratica di meditazione
che mi connette con la "Coscienza" profonda, in cui figure, simboli,
colori e forme agiscono come rigenerazione psicofisica che amplifica le
percezioni e crea pace ed energia, consapevolezza e “spazio interiore”
per nuove idee e prospettive”.
Elena Bordina e le sue opere sono state ospiti in ben due collettive presso Studio COLORE & CALORE di Enrica Merlo.
E' stata presente ad ESTEMPORANEA DI SAN VALENTINO anche con i suoi mistici gioielli in porcellana e ceramica.
Elena “PemaDechen” Bordina partecipa a "AprilæArte - Collettiva all'Atelier_108", grazie.
E' stata presente ad ESTEMPORANEA DI SAN VALENTINO anche con i suoi mistici gioielli in porcellana e ceramica.
Elena “PemaDechen” Bordina partecipa a "AprilæArte - Collettiva all'Atelier_108", grazie.
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Lui è BARTOLINO MARGIOTTA
Gli Artisti di AprilæArte - Collettiva all'Atelier_108
BARTOLINO MARGIOTTA
Bartolino
Margiotta nasce a Chieti l’11 maggio 1952. A diciotto anni si
trasferisce a Torino ove si laurea in Ingegneria Meccanica presso il
Politecnico.
Dopo aver svolto
attività di ricerca presso la medesima università, inizia l’attività
lavorativa Oggi è in pensione.È sposato e ha due figli.
Appassionato da sempre di fotografia, ha contribuito con alcuni suoi scatti alla realizzazione della pubblicazione “Guida Semplice
al Patrimonio UNESCO dell’Umanità di Italia e Cina” realizzato dal
Centro UNESCO di Torino in collaborazione con l’Associazione Nuova Generazione Italo-Cinese ANGI. Ha partecipato alla “Progressiva Art Exhibition #2” tenutasi a Torino nel mese
di maggio 2015 ed organizzata da Max Ponte ed Enrica Merlo esponendo due sue realizzazioni.
Appassionato da sempre di fotografia, ha contribuito con alcuni suoi scatti alla realizzazione della pubblicazione “Guida Semplice
al Patrimonio UNESCO dell’Umanità di Italia e Cina” realizzato dal
Centro UNESCO di Torino in collaborazione con l’Associazione Nuova Generazione Italo-Cinese ANGI. Ha partecipato alla “Progressiva Art Exhibition #2” tenutasi a Torino nel mese
di maggio 2015 ed organizzata da Max Ponte ed Enrica Merlo esponendo due sue realizzazioni.
Ha appena pubblicato il romanzo giallo “Sei Passi alla Morte”, editore Aletti, con al suo interno cenni sulle tecniche di
composizione dell’immagine proprie del campo fotografico.
Nei suoi scatti ama seguire l’istinto e l’estro che la situazione del momento suggerisce piuttosto che lavorare su temi o soggetti
predefiniti. “Scatti in libertà” potrebbe essere il nome di un’eventuale raccolta.
composizione dell’immagine proprie del campo fotografico.
Nei suoi scatti ama seguire l’istinto e l’estro che la situazione del momento suggerisce piuttosto che lavorare su temi o soggetti
predefiniti. “Scatti in libertà” potrebbe essere il nome di un’eventuale raccolta.
Pur non demonizzando la post-produzione, preferisce costruire le
immagini da “dietro” la macchina fotografica piuttosto che“davanti”
allo schermo di un computer. Oltre che dedicarsi alla fotografia
tradizionale, ama sperimentare un uso diverso della macchina
fotografica disegnando visioni “dinamiche” con l’obiettivo
di stimolare nell’osservatore, attraverso la negazione degli standard e delle regole proprie della categoria di appartenenza, una ricerca personale dell’interpretazione dell’opera e delle emozioni conseguenti.
allo schermo di un computer. Oltre che dedicarsi alla fotografia
tradizionale, ama sperimentare un uso diverso della macchina
fotografica disegnando visioni “dinamiche” con l’obiettivo
di stimolare nell’osservatore, attraverso la negazione degli standard e delle regole proprie della categoria di appartenenza, una ricerca personale dell’interpretazione dell’opera e delle emozioni conseguenti.
Bartolino Margiotta ha partecipato ad “Estemporanea di San Valentino” di Progetto-Arte-Benessere” di Enrica Merlo.
Bartolino Margiotta partecipa ad "AprilæArte - Collettiva all'Atelier_108". Durante l'inaugurazione sarà presentato il suo romanzo giallo SEI PASSI ALLA MORTE di Aletti Editore; relatore Enrica Merlo.
Bartolino Margiotta partecipa ad "AprilæArte - Collettiva all'Atelier_108". Durante l'inaugurazione sarà presentato il suo romanzo giallo SEI PASSI ALLA MORTE di Aletti Editore; relatore Enrica Merlo.
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Lei è Nella Parigi
Gli Artisti di AprilæArte - Collettiva all'Atelier_108
NELLA PARIGI
NELLA PARIGI
Nella
Parigi nasce a Torino nel 1947. Vive e lavora a Moncalieri. Intorno
agli anni '8o scopre una spiccata attitudine per l'arte ed in
particolare si cimenta nella pittura su ceramica solo successivamente
trova la sua via artistica grazie all'arte figurativa. Nel 1994 approda
all'atelier della scultrice e pittrice Rosanna
Costa, dove ha modo di intraprendere nuove esperienze, e in maniera più
specifica la terracotta. Anche il ritratto occupa uno spazio di rilievo
nelle sue opere, sia per quanto riguarda la tecnica ad olio, la grafica
ed il bassorilievo. La scultura rimane uno dei suoi capisaldi artistici
oltre alla pittura.
HANNO SCRITTO DI LEI
E' stato
detto che per ciascuno c'è modo di poter vivere due vite parallele, ma
non a tutti è dato di trovare gli spazi per far esprimere quella più
nobile, alta e personale. Da qualche anno Nella Parigi ha trovato quello
spazio nella scultura ed in essa tenta di convogliare i riferimenti, i
fremiti e le valenze di un suo discorso interiore lasciato sgorgare
liberamente ma in un continuo travaglio fatto di dubbi e di agitazioni
mai completamente soffocate e che nelle sue opere talvolta si
intravedono.
Prof. Santo Messina.
Nella Parigi partecipa ad AprilæArte - Collettiva all'Atelier_108, grazie.
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Lei è CARLA SCUDIERI
Gli Artisti di AprilæArte - Collettiva all'Atelier_108
CARLA SCUDIERI
CARLA SCUDIERI
Pittrice
e ceramista da molti anni, svolge l’attività artistica, a cui
affianca l’impegno di volontariato presso l’Università delle Tre Età di
Chivasso(TO), dove è docente di pittura su ceramica a terzo fuoco.
La ricerca in progress di tecniche e di linguaggi, rappresentano l’essenza del suo lavoro in costante evoluzione.
Ad interessarla sono sopratutto i ritratti femminili come specchio di mondi, dove la donna svolge mille ruoli in cui si identifica, restituendo nelle opere immagini che partono dalla figurazione per spingersi nelle profondità dell’anima.
Ad interessarla sono sopratutto i ritratti femminili come specchio di mondi, dove la donna svolge mille ruoli in cui si identifica, restituendo nelle opere immagini che partono dalla figurazione per spingersi nelle profondità dell’anima.
Ha partecipato a numerose
mostre collettive e personali in Chivasso(TO), Orio(TO), la Mandria di
Chivasso(TO), Verolengo(TO),S.Raffaele Cimena(TO), Fontanemore (AO),
Accademia Delle Belle Arti di Torino, Aci Gallery(TO), Accademia Pictor
di Torino, Salone Internazionale in “L’arte della Porcellana” Italia
show c/o Villa Fenaroli di Brescia , Carignano c|o sa “ mostre della
Biblioteca Civica”- Rivara evento streghe
Premi ricevuti:
2012 - premio con segnalazione di merito in “Fari nella Città”dell’Aci Gallery di Torino
2013 - premio con segnalazione di merito al Salone internazionale della porcellana “Italia show” di Brescia.
2013 - premio “Gloria Rinaldi” 6^ circoscrizione Città di TORINO
2014- Primo premio concorso “Il mondo delle donne” Città di Torino
2016- Premio Speciale “Gloria Rinaldi 6^circoscrizione Città di Torino 5^ Edizione
2016 - 3^ Classificata Sez Pittura- VII edizione Turinlivefestival Collegno
2012 - premio con segnalazione di merito in “Fari nella Città”dell’Aci Gallery di Torino
2013 - premio con segnalazione di merito al Salone internazionale della porcellana “Italia show” di Brescia.
2013 - premio “Gloria Rinaldi” 6^ circoscrizione Città di TORINO
2014- Primo premio concorso “Il mondo delle donne” Città di Torino
2016- Premio Speciale “Gloria Rinaldi 6^circoscrizione Città di Torino 5^ Edizione
2016 - 3^ Classificata Sez Pittura- VII edizione Turinlivefestival Collegno
Hanno scritto di lei:
12.9.2005 Colori sempre ben accostati tra loro.(…) per la
ricercatezza delle immagini si nota la naturalezza delle forme.
Sara
Rulospotti
25.9.2005: Ceramiche e poi ancora ceramiche, il tutto richiama un coro di artigiani a livello mondiale,(…) ma l’artista si evidenzia con quella sensibilità coloristica e quell’unicità personale delle proprie opere, questo è il caso di Carla Scudieri, che riesce a magnetizzare il pubblico colto e meno, che afferma a voce alta:”che bei lavori, vorrei averne (…) più di una.
25.9.2005: Ceramiche e poi ancora ceramiche, il tutto richiama un coro di artigiani a livello mondiale,(…) ma l’artista si evidenzia con quella sensibilità coloristica e quell’unicità personale delle proprie opere, questo è il caso di Carla Scudieri, che riesce a magnetizzare il pubblico colto e meno, che afferma a voce alta:”che bei lavori, vorrei averne (…) più di una.
Ettore della Savina
Volti femminili, sguardi profondi, luoghi dell’anima di ogni tempo.
Carla Scudieri, pittrice, disegnatrice e ceramista, indaga con il suo sentire molti temi della vita, ma è nell’espressione dei volti delle donne di tutto il mondo e nella luce dei loro occhi che concentra la sua attenzione d’artista.
In essi ricerca ed esplora universi da comprendere, da scoprire o da osservare sintonizzando la propria realtà è ad altre realtà , per condividere un cammino, superare confini geografici e di cultura, alla ricerca di identità a volte così lontane eppure tanto simili.
Prendono forma dai suoi disegni, o dalle tele, volti intensi in una galleria di ritratti dove la bellezza, il senso del colore e la suggestione decorativa di abiti e ornamenti femminili assumono ruoli che ne travalicano la superficialità, per raccontare storie ed esperienze scritte anche nel gesto leggiadro o greve di un abito, di un copricapo, di una veletta o di un velo, dietro cui scoprire vite dalle affascinanti diversità.
Dall’abbraccio quasi disperato della madre africana al suo bambino al viso assorto nei pensieri di donna europea, ogni flash di Carla Scudieri parla di attenzione agli altri, di ascolto, di volontà di entrare in punta di piedi nelle più diverse esistenze per cantarle e farle vivere in un grande coro, dove al gesto pittorico è affidato il compito di portare colore e luce da far scorrere come allegorico segno di gioia e di speranza.
Carla Scudieri, pittrice, disegnatrice e ceramista, indaga con il suo sentire molti temi della vita, ma è nell’espressione dei volti delle donne di tutto il mondo e nella luce dei loro occhi che concentra la sua attenzione d’artista.
In essi ricerca ed esplora universi da comprendere, da scoprire o da osservare sintonizzando la propria realtà è ad altre realtà , per condividere un cammino, superare confini geografici e di cultura, alla ricerca di identità a volte così lontane eppure tanto simili.
Prendono forma dai suoi disegni, o dalle tele, volti intensi in una galleria di ritratti dove la bellezza, il senso del colore e la suggestione decorativa di abiti e ornamenti femminili assumono ruoli che ne travalicano la superficialità, per raccontare storie ed esperienze scritte anche nel gesto leggiadro o greve di un abito, di un copricapo, di una veletta o di un velo, dietro cui scoprire vite dalle affascinanti diversità.
Dall’abbraccio quasi disperato della madre africana al suo bambino al viso assorto nei pensieri di donna europea, ogni flash di Carla Scudieri parla di attenzione agli altri, di ascolto, di volontà di entrare in punta di piedi nelle più diverse esistenze per cantarle e farle vivere in un grande coro, dove al gesto pittorico è affidato il compito di portare colore e luce da far scorrere come allegorico segno di gioia e di speranza.
Carla Scudieri partecipa ad AprilaeArte - Collettiva all'Atelier_108, grazie.
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Lei è PAOLA CASULLI
Biografia:
Paola Casulli nasce a Ischia ma vive da quasi un anno tra le colline
del Monferrato. Poetessa, pittrice, fotografa, giornalista, pubblica 3
raccolte di poesie e due poemetti brevi. Uno dei quali, "Lontano da
Itaca", portato a teatro con successo. Nel 2017 sarà pubblicata la nuova
raccolta poetica, "Sartie, lune ed
altri bastimenti. Organizza eventi culturali e scrive articoli di
cultura letteraria su varie testate giornalistiche. Il suo blog,
"Incanto Errante", é un blog di fotografia e racconti di viaggi.
Paola ha partecipato l'11 e 12 febbraio 2017 all'Estemporanea di San Valentino, curata da Enrica Merlo.
Potete trovare i suoi lavori poetico, fotografici sul suo sito
http://
Paola Casulli partecipa ad AprilaeArte - Collettiva all'Atelier_108, grazie.
§§§
Lei è DANIELA AVIDANO
DANIELA AVIDANO
Ciao a tutti mi chiamo Avidano Daniela! Inizio la mia carriera
artistica come autodidatta ventisette anni fa con la pittura su
ceramica, collaborando successivamente con una ditta del settore che mi
ha permesso di crescere: inizialmente con la lavorazione della ceramica,
passando dalla smaltatura della stessa alla decorazione a gran fuoco,
per finire con la decorazione a terzo fuoco con tecnica tradizionale.
Con passione mi sono specializzata nel settore fino a che... circa
sedici anni fa c'e' stato il grande incontro con la tecnica americana,
che ha stravolto completamente il mio modo di lavorare, passando ad una
tecnica prettamente impressionistica. Nel 2003 ho aperto un'attività
che mi è servita per apprendere la lavorazione di altre tecniche, tra
cui la bigiotteria in vetro fusione, la pittura su vetro, su stoffa e su
tela. Questo fino al 2005 dove sono entrata nel mondo dell'hobbistica.
Ed eccomi catapultata in un mondo completamente nuovo pieno di
possibilità creative con una gamma svariata di prodotti innovativi come
le resine... sabbie... lamine ecc...Grazie a queste tecniche ho
cominciato a girare l'Italia e Francia, facendo corsi e dimostrazioni in
vari negozi e fiere dove ho cercato di trasmettere tutto l'amore per il
mio lavoro e la creatività. In questi anni ho avuto modo di
cambiare prodotti, tecniche e materiali facendo delle belle esperienze
che certamente porterò con me, ma alla fine sono tornata al mio grande
amore... la porcellana. Così 10 anni fa ho deciso di specializzarmi in
questo settore perfezionando il mio stile. Da allora partecipo
assiduamente a diverse esposizioni in Italia, Francia, Portogallo,
Belgio e Svizzera, Thailandia e altre ve ne sono in programma.
Durante i miei viaggi ho avuto modo di conoscere nuove tecniche di
pittura e altri artisti davvero straordinari Chissà dove mi porta la
nuova strada che ho preso? Una cosa e certa... Si possono fare grandi
cose, con la fantasia e la passione per l'arte!
§§§
Lui è ANDREA COLUCCI
Gli Artisti di AprilæArte - Collettiva all'Atelier_108
ANDREA COLUCCI
Andrea Colucci nasce a Torino, città in cui attualmente vive.
Il suo percorso artistico inizia con il corso serale al Primo Liceo Artistico di Torino, durante il quale avrà la possibilità di far parte di un collettivo artistico e di collaborare per un`installazione presso il Bunker di Torino. Studia all`Accademia Albertina di Bella Arti, indirizzo pittura. Qui ha la possibilità di sviluppare un proprio linguaggio ed una propria poetica di espressione. Partecipa, grazie ad un progetto tra la tipografia Martintype e l`Accademia, ad una mostra presso la Sala Azzurra dell`Accademia Albertina, con pubblicazione a catalogo e calendario Artintype 2017, evento commentato dalla Stampa di Torino.
Durante il proprio percorso partecipa a concorsi poetici e si dedica allo studio del pianoforte classico.
I suoi lavori tentano, nella maggior parte dei casi, di riflettere sul ruolo dell`artista come lavoratore e artigiano, sfatando il mito del genio e portando la condizione dell'artista a quella di lavoratore, che con fatica e dedizione si dedica alla propria passione, riflettendo sulla dimensione urbana di Torino, da sempre città dura e di lavoro, una città di cromatismi grigi e seriosi.
ANDREA COLUCCI
Andrea Colucci nasce a Torino, città in cui attualmente vive.
Il suo percorso artistico inizia con il corso serale al Primo Liceo Artistico di Torino, durante il quale avrà la possibilità di far parte di un collettivo artistico e di collaborare per un`installazione presso il Bunker di Torino. Studia all`Accademia Albertina di Bella Arti, indirizzo pittura. Qui ha la possibilità di sviluppare un proprio linguaggio ed una propria poetica di espressione. Partecipa, grazie ad un progetto tra la tipografia Martintype e l`Accademia, ad una mostra presso la Sala Azzurra dell`Accademia Albertina, con pubblicazione a catalogo e calendario Artintype 2017, evento commentato dalla Stampa di Torino.
Durante il proprio percorso partecipa a concorsi poetici e si dedica allo studio del pianoforte classico.
I suoi lavori tentano, nella maggior parte dei casi, di riflettere sul ruolo dell`artista come lavoratore e artigiano, sfatando il mito del genio e portando la condizione dell'artista a quella di lavoratore, che con fatica e dedizione si dedica alla propria passione, riflettendo sulla dimensione urbana di Torino, da sempre città dura e di lavoro, una città di cromatismi grigi e seriosi.
Segni frenetici, gesti spontanei, decostruzione.
Un incessante aggiungere e spogliare, coprendo o spezzando le forme che rimangono movimenti frantumati in un rituale che affida il gesto ad uno scenario che ha detronizzato la figura per dar spazio al segno.
Un segno che deriva dalla concentrazione e dall`impeto appassionati di un`introspezione che si svincola e si lancia sul supporto scrivendo le proprie emozioni.
Permane la parte estetica della ricerca di equilibri e cromatismi ragionati al fine di fungere da fondamenta al lato più viscerale dell`atto crrativo, donando equilibrio tra importanza del momento in cui si crea e il risultato finale.
Andrea Colucci partecipa a AprilæArte - Collettiva all'Atelier_108, grazie.
Un incessante aggiungere e spogliare, coprendo o spezzando le forme che rimangono movimenti frantumati in un rituale che affida il gesto ad uno scenario che ha detronizzato la figura per dar spazio al segno.
Un segno che deriva dalla concentrazione e dall`impeto appassionati di un`introspezione che si svincola e si lancia sul supporto scrivendo le proprie emozioni.
Permane la parte estetica della ricerca di equilibri e cromatismi ragionati al fine di fungere da fondamenta al lato più viscerale dell`atto crrativo, donando equilibrio tra importanza del momento in cui si crea e il risultato finale.
Andrea Colucci partecipa a AprilæArte - Collettiva all'Atelier_108, grazie.
§§§
Che io sia sommamente orgogliosa già l'ho detto o quantomeno l'ho dato ampiamente ad intendere 😍 Non vedo l'ora sia SABATO 1° APRILE ore 18,00 VI ASPETTO!!
Qui MI MANCANO I FONDAMENTALI
28/03/2017